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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2011
 
   
  LAVORO FVG: FABBISOGNO 300 LAVORATORI EXTRACOMUNITARI

 
   
  Trieste, 11 gennaio 2011 - In seguito all´analisi revisionale sul fabbisogno di lavoratori stranieri in Friuli Venezia Giulia, l´assessore al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari opportunità, Angela Brandi, ha proposto alla Giunta regionale di trasmettere alla presidenza del Consiglio dei ministri ed al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali una richiesta di fabbisogno complessivo di 300 lavoratori extracomunitari, di cui 100 per lavoro stagionale. Per l´analisi, curata anche quest´anno dall´Agenzia regionale del Lavoro e della Formazione professionale, sono stati utilizzati il modello già sperimentato a partire dal 2006 ed i dati messi a disposizione dai sistemi informativi Excelsior (Unioncamenre - Ministero del lavoro) ed Ergon@t (regionale). La stima per il 2011 delinea due ipotesi: la prima, "di minima", che raccoglie i dati delle imprese che incontrano difficoltà di reperimento a causa della ridotta presenza di candidati e la seconda, "di massima", nella quale viene rappresentata la situazione delle imprese che per l´assunzione non ritengono necessaria un´esperienza lavorativa pregressa specifica. Ai risultati sono stati applicati fattori di correzione, che tengono conto della presenza in Friuli Venezia Giulia di lavoratori extracomunitari, di soggetti qui insediatisi attraverso i ricongiungimenti familiari (mediamente, un cittadino extracomunitario su tre) o giunti da altre Regioni e dei lavoratori comunitari svincolati, in seguito all´allargamento della Ue, dal meccanismo dei flussi d´ingresso. Un ulteriore fattore di correzione tiene conto della componente potenziale italiana colpita dalla crisi e dall´aumentato tasso di disoccupazione e mobilità. Inoltre si è tenuto presente il fatto che alla fine di settembre 2010 i cittadini non italiani in lista di mobilità erano 2.584, di cui 1.986 provenienti da Paesi extraeuropei. Nel settore dell´industria e dei servizi, compreso quello turistico/alberghiero, è stato così individuato un fabbisogno che varia da 128 a 259 unità per un lavoro stabile (a tempo determinato ed indeterminato) e da 22 a 46 unità per lavoro stagionale. Nell´agricoltura il fabbisogno riguarda solo il lavoro stagionale, compreso tra 111 e 167 unità. Il settore domestico e di cura registra un fabbisogno compreso tra le 75 e le 105 unità. Complessivamente quindi in Friuli Venezia Giulia, tenendo conto dei parametri indicati, si rileva un fabbisogno che si aggira tra le 336 e le 577 unità. Nell´intento di superare la logica delle quote di ingresso, la direzione regionale del Lavoro sta inoltre promuovendo, ha confermato Angela Brandi, sia l´istituto del tirocinio formativo e di orientamento, che offrirebbe la possibilità di conversione del relativo permesso di soggiorno in quello per lavoro subordinato, che il titolo di prelazione, che prevede attività di istruzione e formazione nei paesi di origine anche su materie quali la lingua italiana, la tutela e sicurezza sul lavoro e l´educazione civica. Entrambi gli istituti prevedono la possibilità di quote riservate, sempre disponibili, e l´assessore ha assicurato che verrà fatta una specifica segnalazione al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali anche a proposito di tale iniziativa. Obiettivo di quest´iniziativa, ha confermato l´assessore, è favorire una mobilità sempre più coerente alle reali necessità del mondo del lavoro locale ed alla migliore qualità del lavoro e dell´integrazione dei lavoratori extracomunitari.  
   
 

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