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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2011
 
   
  FVG, EUROPA 2020: DE ANNA, VALORIZZARE GECT E INTENSIFICARE PARTENARIATO

 
   
  Trieste, 11 gennaio 2011 - Il quadro di riferimento strategico comunitario per l´Europa del 2020 pone la Regione Friuli Venezia Giulia, al pari di tutte le altre realtà territoriali, di fronte a scelte e politiche attuative per la crescita socio-economica in funzione dell´accesso ai finanziamenti comunitari ma, soprattutto, per la definizione di una propria politica unitaria di sviluppo. A questo proposito, nel dossier tecnico "Investire nell´Europa del 2020: la nuova strategia e le politiche di sviluppo futuro dell´Ue" presentato alla Giunta regionale, l´assessore alle Relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna, traccia le priorità locali che, in primis, sono caratterizzate dalla necessità di poter fruire fino al 2020 (e non solo fino al 2013, come attualmente previsto) delle risorse comunitarie abbinate all´Obiettivo Competitività. La nostra Regione, tra l´altro, è tra i primi firmatari della petizione sottoscritta dai presidenti di 143 Regioni europee per la richiesta di proroga dei finanziamenti comunitari destinati alla politica europea di coesione, documento consegnato lo scorso 7 ottobre al presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. L´attuale periodo di crisi, infatti, ha reso ancora più evidente la carenza complessiva di competitività dell´Unione europea rispetto al mercato globale, una condizione che potrà essere superata grazie alla strategia Europa 2020, dove le politiche di sviluppo regionale sono ancorate al quadro di riferimento europeo. Ecco perché ritenere le risorse regionali quale fonte principale delle azioni di sviluppo e considerare solo addizionali quelle provenienti dai Fas (Fondi governativi per le aree sottoutilizzate) e dai fondi strutturali può determinare la sottovalutazione degli interventi finanziati e pregiudicare lo sviluppo integrato. Per il Friuli Venezia Giulia è fondamentale predisporre una strategia integrata di partecipazione ai diversi programmi di cooperazione territoriale, tenendo conto della presenza in reti associative quali Are, Crpm, Aebr, Alpe Adria ed altre. Evidente, quindi, come il Gect (Gruppo europeo di collaborazione territoriale) rappresenti uno dei possibili strumenti operativi per conseguire gli obiettivi prefissati, sempreché vengano definite in anticipo le finalità da perseguire attraverso questo strumento che, va precisato, non preclude altri accordi bilaterali o multilaterali. In definitiva, si legge nel dossier, il Friuli Venezia Giulia intensificherà il partenariato, identificherà i propri stakeholders ed incrementerà l´informazione-formazione europea unitaria europea nei confronti dei soggetti pubblici e privati.  
   
 

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