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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Gennaio 2011 |
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TEMPI CERTI DI RISPOSTA AL CITTADINO LA PROVINCIA DI TRENTO RIDUCE ANCORA I TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
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Trento, 11 gennaio 2011 - Su proposta del Presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato - nella seduta odierna - un provvedimento con il quale, proseguendo nell’impegno di rendere sempre più semplici, trasparenti e veloci le proprie procedure, ha fissato agli uffici provinciali i termini massimi per la conclusione dei procedimenti amministrativi, ove non già fissati in legge o regolamento. Nell’85 % dei casi la durata delle pratiche non può superare i 90 giorni. Con deliberazione di data odierna, la Provincia - che già nel novembre 2009 in attuazione di una specifica disposizione “taglia-tempi” aveva operato una prima riduzione dei termini massimi di conclusione dei procedimenti amministrativi, anticipando la maggior parte delle amministrazioni italiane che dovevano provvedervi entro il 4 luglio 2010 – comprime ulteriormente i tempi di risposta dell’amministrazione provinciale alle istanze dei cittadini e delle imprese. In ottemperanza a quanto previsto dalla legge provinciale sull’attività amministrativa, la Provincia ha infatti fissato, per i procedimenti delle proprie strutture ed agenzie nonché di alcuni organi collegiali, il cui termine finale non sia già fissato da leggi o regolamenti, termini di conclusione pari o inferiori a 90 giorni nell’85% dei casi. Solo per i procedimenti i cui termini non possono essere mantenuti entro i 90 giorni, il provvedimento evidenzia le ragioni di complessità procedurale o la delicatezza degli interessi pubblici tutelati che ne giustificano una durata più lunga. L’individuazione di una tempistica chiara per ciascuna procedura, unitamente all’utilizzo da parte dell’amministrazione di altri strumenti di semplificazione e trasparenza, quali il ricorso intensivo alle tecnologie e la pubblicazione sul sito internet istituzionale di tutto ciò che interessa la collettività, contribuisce a rendere i cittadini e le imprese sempre meno “sudditi” della burocrazia. Proprio con l’obiettivo di avere un’amministrazione sempre più trasparente e un cittadino sempre più informato, il provvedimento approvato oggi non si è limitato a dare certezze sui tempi di chiusura delle pratiche, ma ha individuato i casi in cui il privato, anziché chiedere all’amministrazione un’autorizzazione, un nulla osta, o un altro atto di consenso, può presentare una semplice segnalazione certificata di inizio attività che gli consente di iniziare subito l’attività medesima (Scia) e i casi in cui il silenzio dell’amministrazione equivale ad una risposta affermativa (silenzio-assenso). |
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