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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Gennaio 2011
 
   
  DOPO LA VITE E IL MELO, ECCO IL GENOMA DELLA FRAGOLA PUBBLICATO SU NATURE GENETICS L’ARTICOLO SCIENTIFICO FIRMATO DA 72 AUTORI DI 37 ISTITUZIONI

 
   
  Trento - Dopo il sequenziamento del genoma della vite e del melo, l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige è protagonista di un altro importante risultato di portata internazionale: la decodifica del genoma della fragola, precisamente della fragolina di bosco, varietà Hawaii4. Il progetto è durato due anni ed è stato realizzato da un consorzio internazionale formato da 37 istituzioni scientifiche, coordinate dall’università della Florida, dove l’Italia è rappresentata unicamente dall’Istituto di San Michele. I risultati sono riportati in un articolo scientifico firmato da 71 autori di 37 Istituzioni, pubblicato on line, il 27 dicembre 2010 , alle ore 19 (ore 13 New York) sulla prestigiosa rivista Nature Genetics, lo stesso mensile scientifico del gruppo Nature dedicato alle eccellenze nel settore genetico e genomico, che nel numero di ottobre ha riservato la copertina al genoma del melo. I geni identificati sono 34.809 ed è il più piccolo genoma di pianta coltivata finora decifrato. Grazie a questo risultato si potrà sostenere e potenziare la ricerca nel campo della fragola e dei piccoli frutti (ad es. Lampone) per ottenere in modo rapido nuove varietà di fragola: i tempi del miglioramento genetico convenzionale saranno velocizzati per ottenere piante in grado di produrre frutti più salubri e gustosi e che si difendono da sole dalle malattie e dagli insetti, riducendo così gli interventi agronomici in campagna e realizzando una frutticoltura più sostenibile. “Dopo pochi mesi dalla pubblicazione sulla stessa rivista dell’articolo sul genoma del melo questo risultato è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione –spiega il presidente Francesco Salamini-. Proseguiremo con la ricerca nel settore della genomica con l’idea di utilizzarla a garanzia di una agricoltura sostenibile, per dare risposta alle esigenze dei produttori e dei consumatori”. Il progetto ha visto partecipare 25 centri di ricerca nordamericani, due sudafricani, uno norvegese, uno francese, due spagnoli, due cileni, uno israeliano, e uno italiano, appunto, l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che ha partecipato sia per le competenze sviluppate nei due progetti di sequenziamento di vite e melo, completate rispettivamente nel 2007 e nel 2010, nonché per le strumentazioni all’avanguardia di cui si è recentemente dotato durante i due progetti. “Il sequenziamento del genoma della fragola, come lo è stato per vite e melo –spiegano gli autori italiani Roberto Viola (dirigente del Centro ricerca e innovazione), Riccardo Velasco (coordinatore dell’area agricoltura del Cri) e la ricercatrice Michela Troggio- amplifica di almeno mille volte le nostre conoscenze relativamente a questa importante pianta agraria, in particolare le sue proprietà nutrizionali, l’impatto ambientale, l’esplorazione della biodiversità, gli studi filogenetici ed evolutivi”. Il genoma della fragola ora, dunque, non è più un segreto e le sequenze del Dna saranno disponibili da gennaio sulle banche dati internazionali, liberamente consultabili da parte della comunità scientifica. Nel corso del 2008 e 2009 sono state prodotte le sequenze del Dna di fragola (circa 8 miliardi di nucleotidi sequenziati) e nel corso di quest’anno i ricercatori hanno effettuato l´assemblaggio e la ricostruzione del contenuto ordinato dei geni dei 7 cromosomi della fragola. Le sequenze coprono 40 volte il genoma della fragola, con oltre il 90% del genoma assemblato nei cromosomi e 34.809 geni ancorati ad una precisa posizione dei cromosomi. La fragola sequenziata è la fragolina di bosco (Fragaria vesca), la quale ha contribuito per un quarto al genoma della fragola che troviamo sulle nostre tavole (Fragaria x ananassa). Il progetto ha permesso, inoltre, di identificare le relazioni tra i cromosomi della fragola e i cromosomi del pesco (entrambe sono della famiglia botanica delle Rosaceae, come del resto il melo) e le loro relazioni filogenetiche. I “numeri” del genoma della fragola: · 8 miliardi i nucleotidi sequenziali; · 7 i cromosomi della fragola; · 210 milioni le basi di Dna; · 34.809 i geni identificati; · 72 gli autori della pubblicazione scientifica; · 37 le istituzioni partecipanti, di cui una italiana (Iasma).  
   
 

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