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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Gennaio 2011
 
   
  COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: FINANZIATI DA GR UMBRIA PROGETTI 2010

 
   
  Perugia, 10 gennaio 2011 - Ventisei progetti di sostegno e cooperazione allo sviluppo in paesi del terzo mondo e aree arretrate, predisposti da enti locali e associazioni umbre no propfit e del volontariato, sono stati finanziati nel 2010 dalla Giunta regionale dell´Umbria, per una somma totale di 327.822euro. I progetti erano stati presentati al bando pubblicato dalla Regione nel marzo scorso e sono risultati ammessi, disposti in graduatoria, dopo una valutazione che ne ha stabilito la corrispondenza con gli indirizzi stabiliti dalla legge regionale 26/99 e con le modalità disposte da una più recente delibera della Giunta regionale (la 1927 del dicembre 2009) che individuava le aree geografiche e i campi di interventi ritenuti prioritari. I progetti, che vedono protagonisti le due Province, un numero molto consistente di Comuni e di associazioni, sono rivolti prevalentemente verso le aree di maggior bisogno e i paesi dell´Africa e dell´America Latina (ma anche in Palestina e nei Balcani) con interventi dedicati, in modo particolare, alla cura e all´educazione dei bambini e dei giovani e, inoltre, al sostegno dello sviluppo produttivo in campo agricolo e dell´artigianato, alla realizzazione di basilari opere e infrastrutture civili e culturali. "L´azione di oltre un decennio dall´approvazione della legge regionale del ´99 in materia di cooperazione internazionale e sostegno allo sviluppo - ha detto la Presidente della Regione Catiuscia Marini - è stata caratterizzata da grandi successi per le significative azioni e gli importanti progetti che l´Umbria, spesso insieme e di concerto con altre Regioni italiane, ha svolto in molte tra le aree più deboli e arretrate del mondo. Su questa strada intendiamo proseguire, nonostante le crescenti ristrettezze finanziarie, consapevoli come siamo che aiutare i paesi e i popoli poveri a conquistarsi in loco il ´loro futuro´, non costituisce soltanto un´opera di giustizia sociale, ma è il modo migliore per combattere i fenomeni di immigrazione clandestina in Europa e in Italia".  
   
 

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