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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Gennaio 2011 |
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COMUNICAZIONE CELLULARE IN STILE UE
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Bruxelles, 11 gennaio 2011 - Ricercatori europei stanno lavorando duramente allo sviluppo di nuovi approcci ai sistemi di comunicazione cellulare che producono gli elementi costitutivi per i dispositivi informatici biologici. L´informatica biologica affronta alcuni dei problemi che colpiscono le nostre vite, tra cui aiutare i ricercatori a inventare metodi più innovativi per la cura delle malattie. Scienziati del progetto Cellcomput ("Biological computation built on cell communication systems") stanno fornendo nuove informazioni su come si possono progettare e costruire dispositivi complessi composti da due, tre o più cellule programmate, e stanno fabbricando gli elementi costitutivi per questi dispositivi. Cellcomput ha ottenuto 1,72 milioni di euro nell´ambito dell´attività "Scienza e tecnologie nuove ed emergenti" (Nest) del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. I ricercatori di Cellcomput affermano che la comunicazione tra cellule modificate geneticamente è possibile, e descrivono queste cellule come circuiti elettronici. Guidati dall´Università di Göteborg in Svezia, i ricercatori hanno compiuto importanti progressi che permetteranno in futuro la costruzione di sistemi complessi in cui le cellule stesse del nostro corpo ci aiutano a mantenerci sani. La ricerca è stata recentemente presentata sulla rivista Nature. I ricercatori hanno usato cellule di lievito per produrre circuiti sintetici basati sulla comunicazione tra cellule regolata dai geni. Essi hanno modificato geneticamente queste cellule, facendo loro "percepire" ciò che si trova nelle vicinanze, sulla base di criteri definiti; a loro volta esse poi inviano segnali alle altre cellule di lievito mediante la secrezione di molecole. Il team ha detto che unire queste diverse cellule è come unire i mattoncini Lego, producendo in realtà circuiti più complicati. Secondo i ricercatori, essi hanno potuto eseguire complesse funzioni "elettroniche" grazie alla costruzione di cellule di lievito con varie modificazioni genetiche. "Anche se le cellule modificate non possono eseguire lo stesso lavoro di un vero computer, il nostro studio apre la strada alla creazione di costruzioni complesse con queste cellule," ha spiegato Kentaro Furukawa del dipartimento di Biologia cellulare e molecolare dell´Università di Göteborg, coautore dello studio. "In futuro ci aspettiamo che sarà possibile usare simili sistemi di comunicazione tra cellule nel corpo umano per individuare cambiamenti nello stato di salute, per aiutare a combattere una malattia nelle sue prime fasi, o per agire come biosensori per individuare inquinanti in rapporto alla nostra capacità di scomporre le sostanze tossiche nell´ambiente." Adesso si progettano cellule in silico, che rendono possibile comunicare in una materia prevedibile per formare sistemi di comunicazione. Secondo gli scienziati, la biologia sintetica sta appena iniziando a ricavarsi una nicchia nel mondo della ricerca. "Un´applicazione è la progettazione di sistemi biologici che non si trovano in natura," hanno detto. Da notare che i precedenti studi sullo sviluppo di varie connessioni artificiali tra cellule modificate geneticamente, compresi oscillatori, sensori e interruttori automatici, hanno dato buoni frutti. Molti di questi network artificiali potrebbero essere usati sia in applicazioni mediche che industriali, come nei biosensori, nel biorimedio (uso del metabolismo di microorganismi per rimuovere inquinanti) e in agricoltura. Ma i ricercatori dicono che nonostante il grande potenziale di queste connessioni artificiali, attualmente esistono delle limitazioni tecniche, principalmente dovute al fatto che i sistemi artificiali nelle singole cellule non funzionano come ci si aspettava. A questo studio hanno contribuito anche ricercatori provenienti dalla Germania e della Spagna. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Göteborg: http://www.Gu.se/ Cellcomput: http://complex.Upf.es/~ricard/cellcomput.html Nature: http://www.Nature.com/ |
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