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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2011
 
   
  UN PIANO DI EMERGENZA PER SALVARE IL PIANETA - INTERVISTA AL PREMIO NOBEL PAUL CRUTZEN

 
   
  Bruxelles, 11 gennaio 2011 - Il professor Paul Crutzen è uno dei massimi esperti al mondo sul buco dell´ozono. I suoi studi gli hanno fatto ottenere nel 1995 il premio Nobel per la Chimica ed è lui ad aver ripreso e migliorato nel 2006 la teoria di un "piano di emergenza" per salvare il pianeta attraverso la cosiddetta geo-ingegneria o ingegneria del clima. L´idea "folle", come lui stesso la definisce, sarebbe quella di rilasciare particelle di zolfo nell´atmosfera per raffreddarla. Una misura alternativa per salvare il mondo che si renderà necessaria se i politici non faranno di più per tagliare le emissioni inquinanti. Il professor Crutzen è arrivato in Parlamento lo scorso 7 dicembre per partecipare alla conferenza annuale Stoa dedicata al futuro del petrolio. Ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda. Professor Crutzen, ci potrebbe spiegare in che cosa consiste e come funziona "l´ingegneria del clima"? L´idea è molto semplice. Quando rilasci nell´atmosfera particelle, prodotte dall´ossidazione di anidride solforosa oppure formate da sale marino a bassa quota, queste hanno un alto potere riflettente nei confronti dei raggi solari e possono raffreddare l´atmosfera. Ci sono molti progetti in corso su questo e non si tratta certo di un segreto. Questo procedimento era già conosciuto trenta anni fa da uno scienziato russo. Io l´ho soltanto ripreso e migliorato dal punto di vista tecnico. Ci sono dei rischi? Certo, ci sono. Questa non è in nessun modo una soluzione ideale. Idealmente dovremmo riuscire a rilasciare meno emissioni di anidride carbonica. Ma è da anni che diciamo di dover inquinare meno e non vedo molti progressi. Soltanto per questo dovremmo seriamente iniziare a pensare di migliorare il processo di raffreddamento dell´atmosfera attraverso queste particelle. Ad oggi stiamo creando un modello teorico e stiamo controllando i possibili effetti collaterali sull´ozono. Facciamo un esempio. Forse il rilascio di più particelle nell´atmosfera potrebbe distruggere più ozono e ovviamente non vogliamo questo. Se non riusciamo a mettere sotto controllo le nostre emissioni di anidride carbonica dovremo davvero ricorrere a grandi esperimenti di raffreddamento dell´atmosfera. In ogni caso ci serve molto tempo. Non credo che potremo mettere in pratica grandi esperimenti almeno nei prossimi dieci anni. Lei sostiene queste soluzioni radicali anche perché non ha molta fiducia negli sforzi internazionali nel ridurre le emissioni... I loro sforzi non stanno funzionando, questo è certo. Quando nel 2006 ho descritto in un articolo la mia idea per raffreddare il clima l´ho fatto in preda alla disperazione. E non mi aspettavo una risposta così forte. Secondo lei un futuro senza petrolio è veramente possibile? Spero che lo sia, ma sono scettico. Ad oggi il petrolio è usato ovunque. Chi è Paul Crutzen? 1933: Nasce a Amsterdam; 1954: Lavora nell´ufficio costruzione ponti della città di Amsterdam; 1959: Inizia la sua carriera accademica presso il Dipartimento di meteorologia di Stoccolma Metà anni 60: Inizia a lavorare sull´ozono atmosferico; 1982: È co-autore di "Twilight at Noon" sugli effetti dell´inverno nucleare; 1995: Vince il premio Nobel per la chimica; 1996: Diventa membro della Commissione internazionale sull´ozono; 2006: Un suo articolo sulla rivista "Climatic Change" propone di usare la tecnica per risolvere i problemi di riscaldamento climatico. La sua idea è quella di rilasciare particelle di zolfo nell´atmosfera per raffreddarla Ad oggi: Continua le sue ricerche per il Max Planck Institute for Chemistry e per l´Università della California.  
   
 

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