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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2011
 
   
  TERREMOTO: CHIODI, INCREDULO ED ALLIBITO. BORGHEZIO SBAGLIA ABRUZZO "MODELLO" NON "PESO MORTO". VENGA ALL´AQUILA

 
   
  L´aquila, 11 gennaio 2011 - Si è detto incredulo ed allibito il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dinanzi alle parole dell´esponente leghista, Mario Borghezio, che ieri in mattinata aveva bollato l´Abruzzo come "un peso morto per noi". "Borghezio evidentemente - replica il Presidente - non è affatto informato sulla situazione del nostro territorio. Nei due anni di governo del centrodestra sono stati raggiunti risultati encomiabili: abbiamo ridotto l´indebitamento del 12 per cento; siamo stati l´unica Regione ad aver tagliato i costi della politica attraverso la diminuzione dei compensi dei Consiglieri; abbiamo ridotto il numero delle Asl, delle Comunità montane, delle società partecipate e dei pesanti cda; il nostro piano di riorganizzazione del sistema sanitario è stato preso a modello per tutto il Paese; abbiamo portato lo sviluppo imprenditoriale ad un tasso di crescita superiore alla media nazionale". "Come può essere considerata un ´peso morto´ una regione con tali credenziali? - chiede il Presidente - Una regione cui molti dovrebbero guardare come esempio". "Quanto al terremoto - aggiunge Chiodi - L´aquila e gli aquilani hanno avuto una reazione composta, dignitosa ed attiva. La gente aquilana non è lamentosa ed irriconoscente come sparute frange strumentalizzate vogliono far sembrare. Borghezio forse ignora che il terremoto, che ha annientato un´intera città, dal punto di vista urbano e sociale, bloccando di fatto tutte le attività commerciali, imprenditoriali, professionali ed economiche, ha aggravato una situazione che, come altrove, già risentiva di una forte crisi finanziaria mondiale. Quello che chiedono oggi gli aquilani non sono ´aiuti eccezionali calati dall´alto´ ma gli stessi diritti già riconosciuti a cittadini di altre regioni che hanno vissuto drammi simili. Richieste legittime sulle quali è inopportuno pontificare". Il presidente Chiodi ricorda anche a Borghezio che in questo biennio del post sisma, sono state date risposte importanti, uniche sia a livello nazionale che internazionale: dal primo febbraio 2010, giorno in cui ha assunto anche l´incarico di Commissario delegato per la Ricostruzione, il 50 per cento delle persone che beneficiavano del contributo di autonoma sistemazione ed il 70 per cento degli ospiti negli alberghi, sono rientrati nelle loro case; 12 mila cantieri sono ad oggi aperti per lavori di ricostruzione degli immobili; gli studenti non hanno perso un solo giorno di lezione. L´esponente leghista per Chiodi "non si rende conto della tragedia che si è abbattuta sull´Abruzzo e dei danni che ha determinato, non solo in termini di vite umane". "Non accetto da parte di chicchessia - ammonisce in conclusione il Presidente - un atteggiamento irriguardoso ed offensivo verso una popolazione che ha sofferto tanto, sta soffrendo ancora, ma che, sin da subito, si è rimboccata le maniche per tornare alla vita ante sisma". "Venga qui Borghezio - esorta quindi Chiodi - per rendersi conto della realtà; la sua opinione sicuramente sarebbe diversa. Altro che sano realismo padano!".  
   
 

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