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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Gennaio 2011
 
   
  FVG: CASSA INTEGRAZIONE PIÙ 45% RISPETTO AL 2009

 
   
   Trieste, 12 gennaio 2011 - Continua a crescere il ricorso alla cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia, in controtendenza rispetto alla situazione nazionale dove si è verificata una diminuzione di quasi il 5%. Il dato preoccupa molto il consigliere regionale del Pd Paolo Pupulin, che rende noto che da dicembre sono aumentate le ore richieste, passate da 1.070.559 di ottobre a 2.278.658 di novembre e a 2.411.285 di dicembre. Segno evidente - dice Pupulin - di una sofferenza che coinvolge ancora tante aziende, in tutti i settori economici. In tale quadro, a dicembre tornano ad aumentare il ricorso alla cassa ordinaria (da 318.667 ore di novembre a 361.717 di dicembre) e a quella in deroga (da 136.650 ore di novembre a 367.391 di dicembre): al contrario, nei mesi precedenti avevano segnalato una significativa riduzione che lasciava ben sperare. Rimane molto elevato il dato della Cig straordinaria che raggiunge, anche nell´ultimo mese del 2010, ben 1.682.177 ore. 25.925.892 (rispetto ai 17.698.293 del 2009) le ore di cassa integrazione richieste dalle aziende della regione nel corso dell´intero anno 2010. Il 45% in più di quelle richieste nel 2009, anno considerato il punto più alto di una crisi che, a detta del mondo delle imprese, tarda a finire. Fatturati e ordini rimangono in sofferenza anche per le imprese che non hanno fatto ricorso alla sospensione dal lavoro - così ancora il consigliere del Pd. Gli ultimi dati della disoccupazione, che si riferiscono al terzo trimestre del 2010, sono cresciuti in termini percentuali passando dal 4,8% al 5,2%, ma ben di più rispetto allo stesso trimestre dell´anno scorso quando il tasso si disoccupazione si era fermato al 4,3%. Un quadro preoccupante che rischia di lievitare in modo significativo con la fine delle Cig speciali e delle mobilità, che riguardano ormai anche aziende di grandi dimensioni come Electrolux e Fantoni. In questa situazione difficile, rimangono senza prospettive soprattutto i giovani, che spesso non trovano lavoro e se lo trovano si tratta di occupazione precaria, di limitata durata. L´altra faccia della medaglia interessa le donne e i lavoratori over 45-50, ancor più se provenienti dal mondo impiegatizio. È ormai evidente che le tradizionali forme di incentivi al reinserimento lavorativo hanno un´efficacia molto limitata - aggiunge Pupulin. Bisogna sforzarsi per individuare anche strumenti d´intervento innovativi, che permettano di non sprecare il contributo di migliaia di persone senza lavoro o con reddito ridotto, ma all´interno di un vero progetto che riconduca a un lavoro continuativo chi lo ha perso e chi non lo ha mai potuto sperimentare. Serve un vero e proprio nuovo piano del lavoro, che affronti in modo organico la precarietà del lavoro giovanile e la diffusa non occupazione dei lavoratori over. Il gruppo del Pd - dichiara il suo esponente - è disponibile fin da subito a discutere in Commissione consiliare e in Aula una serie di proposte pratiche e concrete. Confidiamo che da parte della Giunta Tondo non ci si nasconda dietro improbabili annunci che "in fondo quasi tutto va bene" o che "stiamo meglio di tante altre regioni italiane". Ciò, purtroppo, non corrisponde alla realtà. La percezione d´uno strisciante impoverimento, che colpisce trasversalmente una buona parte del mondo del lavoro, non vive di annunci ottimistici, ma di risposte concrete a bisogni e necessità che non sono più rinviabili.  
   
 

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