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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Gennaio 2011 |
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IMMIGRAZIONE; DE CORATO, “CARITAS VENEZIA SMONTA BUONISMI: NO A PORTE SPALANCATE, PRODUCONO RAZZISMO. A MILANO 122 MILA AFROASIATICI, ERANO 5 MILA 30 ANNI FA, +2154%” IN TILT WELFARE MESSO IN CAMPO DA COMUNI DAVANTI A FLUSSI INCONTROLLATI. TENSIONI IN NORDAFRICA E MEDIO ORIENTE RISCHIANO DI PORTARE A MILANO NUOVE ONDATE DI CLANDESTINI
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Milano, 12 gennaio 2011 - “La parole della Caritas di Venezia sui rischi di conflittualità etnica che l’immigrazione incontrollata può determinare smontano tanti buonismi. Perché sono l’esatto opposto della politica delle porte spalancate che da tante parti, a sinistra come in parte dello stesso mondo cattolico, viene irresponsabilmente sbandierata. E confermano come, di fronte a un fenomeno epocale capace di mutare il volto identitario delle città, si debba procedere con razionalità. E se la voce di allarme arriva dal Veneto dove, dice la Caritas, gli stranieri sono il 10% della popolazione tanto più è lecito suonare il campanello di allarme per Milano dove 1 su 6 non è italiano e, secondo i dati dell’ufficio Statistica del Comune, in trent’anni, gli immigrati sono passati dall’1.3% al 16.1%, una crescita dell’854%. E quando i numeri diventano ingovernabili la deriva si chiama xenofobia e razzismo”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo de Corato - “Oggi Milano – spiega De Corato - ha una prevalente componente afroasiatica, 122.685 presenze su circa 212 mila residenti (75 mila asiatici e 47 mila africani). Solo trent’anni fa, secondo l’ufficio Statistica del Comune, erano 5442 (2983 asiatici, 2459 africani). Una crescita impressionante, +2154%. Che comporta per gli enti locali enormi spese per il welfare, assistenza sanitaria, case popolari, servizi per la scuola e la famiglia, attività di sostegno alle fragilità. Uno sistema che rischia di andare in tilt. I conflitti e le tensioni che si stanno maturando nel Nordafrica e in Medio Oriente – sottolinea De Corato – rischiano poi di produrre nuove ondate di clandestini. Che sono ben 50 mila a Milano secondo una stima della Cgil. E grazie a una sentenza della Consulta, che con quella decisione vorrebbe tutelare gli indigenti, sono ormai di fatto inespellibili”. |
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