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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Gennaio 2011
 
   
  APPALTI NO AL MASSIMO RIBASSO: REGIONE SICILIA INCONTRA ORGANIZZAZIONI CATEGORIA

 
   
  Palermo, 12 gennaio 2011 - LŽassessore regionale per le Infrastrutture e la mobilitaŽ, Pier Carmelo Russo, ha incontrato Il 10 gennaio le organizzazioni di categoria, imprenditoriali, sindacali e professionali in materia di lavori pubblici, noncheŽ Anci ed Urps, per affrontare i problemi connessi agli appalti ed ai meccanismi di aggiudicazione delle opere. Nel corso dellŽincontro eŽ stata presentata una prima bozza di documento che, nel rispetto dei principi giaŽ affermati dalla Corte Costituzionale in tema di appalti pubblici, indirizzi la Pubblica Amministrazione in Sicilia verso modalitaŽ di affidamento che garantiscano il piuŽ possibile dai rischi di infiltrazione mafiosa, riducendo, ove possibile, il ricorso al sistema del massimo ribasso. Le associazioni intervenute, acquisito il documento, si sono impegnate a partecipare al lavoro di perfezionamento della proposta. Si eŽ, inoltre, concordato lŽavvio contestuale di un processo condiviso per la stesura di un idoneo disegno di legge. "Il problema del massimo ribasso posto dai costruttori siciliani eŽ un tema reale. EŽ uno degli elementi che possono favorire le infiltrazioni della criminalitaŽ organizzata. Solo lŽimpresa che non opera in regime di concorrenza, infatti, puoŽ permettersi percentuali di ribasso particolarmente elevate. In alternativa lŽelevato ribasso espone la collettivitaŽ a un altro rischio, ovvero quello della lievitazione dei costi in sede di variante con conseguente possibile ritardo nellŽesecuzione dellŽopera o peggio di abbandono a metaŽ del percorso per carenza di fondi". Lo ha detto lŽassessore regionale per le Infrastrutture e la mobilitaŽ, Pier Carmelo Russo, incontrando le organizzazioni di categoria, imprenditoriali, sindacali e professionali in materia di lavori pubblici, noncheŽ Anci, lŽassociazione dei comuni, e Urps, lŽunione delle province, per affrontare i problemi connessi agli appalti e ai meccanismi di aggiudicazione delle opere, temi posti proprio dai costruttori alla fine del 2010. "Risulta utile ricordare - ha aggiunto lŽassessore - che la norma che stabilisce il ricorso al massimo ribasso non eŽ figlia di una scelta regionale ma deriva da una procedura di infrazione avviata dallŽUnione europea che ci avrebbe esposto ad una dolorosa condanna". "Per risolvere il problema - ha proposto - senza incorrere nelle sanzioni europee o nella scure del Commissario dello Stato o della Corte Costituzionale, che in varie occasioni si eŽ pronunciata sulla materia, possiamo riflettere su esperienze giaŽ sperimentate, adeguandole alla specificitaŽ della Regione siciliana, anchŽessa affermata dalla Corte Costituzionale, in particolare per cioŽ che concerne lŽesigenza di adottare soluzioni normative ed amministrative idonee a contrastare lŽinfiltrazione della criminalitaŽ organizzata (sentenza n. 288/2007)". "Posto che - ha proseguito Russo - secondo la Direzione investigativa antimafia, il massimo ribasso eŽ uno degli strumenti - forse il piuŽ importante - dei quali ci si eŽ avvalsi e ci si avvale per realizzare queste infiltrazioni (relazione al Parlamento primo semestre 2010), appare una scelta necessaria quella di optare per modalitaŽ di affidamento diverse, ricorrendo in particolare al metodo dellŽofferta economicamente piuŽ vantaggiosa, in grado di garantire anche una maggiore qualitaŽ delle opere realizzate e un migliore controllo del rispetto dei contratti collettivi e della normativa in materia di sicurezza sul lavoro". "Esperienze analoghe - ha ricordato lŽassessore per le Infrastrutture - si riscontrano, peraltro, anche in altre parti dŽItalia, non solo per quel che concerne gli appalti di servizi. In pratica, il massimo ribasso va applicato solo agli appalti per lavori di Žfrequente esecuzioneŽ ovvero appalti di carattere ripetitivo mentre non si applica per i lavori che hanno particolari caratteristiche tecniche, livelli di variabilitaŽ o possibilitaŽ di imprevisti in fase di esecuzione, concetto questo ribadito anche per gli appalti di servizi da una recente sentenza del Consiglio di Stato emessa nel mese di dicembre". "In attesa di un necessario intervento legislativo i cui tempi non sono compatibili con le esigenze del territorio - ha aggiunto Pier Carmelo Russo - possiamo predisporre un atto di indirizzo che applichi, rapidamente e per via amministrativa, queste regole anche in Sicilia per poi trasformarle in un disegno di legge di riforma del settore". In questi termini, nel corso della riunione, lŽassessore ha presentato una prima proposta di atto di indirizzo, che eŽ stata positivamente riscontrata dai partecipanti allŽincontro, pur nella necessitaŽ di ogni ulteriore approfondimento.  
   
 

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