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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Gennaio 2011
 
   
  FEDERALISMO MUNICIPALE: GLI EFFETTI NEFASTI SUI COMUNI SICILIANI

 
   
  Palermo, 12 gennaio 2011 - In vista della ripresa dellŽiter del federalismo municipale lŽassessorato per lŽEconomia della Regione siciliana ha realizzato una simulazione degli effetti derivanti dallŽentrata in vigore della nuova disciplina sulle amministrazioni siciliane. Emerge una palese disomogeneitaŽ da Comune a Comune e la conseguente e inevitabile necessitaŽ di intervenire con un fondo perequativo, che attenui le diversitaŽ giaŽ esistenti che rischiano di aggravarsi. "Questo tipo di federalismo, tanto caro ad alcuni partiti politici - ha detto lŽassessore per lŽEconomia, Gaetano Armao - non ha come obiettivo il sanzionamento delle inefficienze, ma porta alla "canna del gas" le amministrazioni siciliane come, peraltro, sta realizzando anche con il bilancio della nostra regione". Tra i comuni siciliani, il piuŽ penalizzato sarebbe Messina con una riduzione tendenziale pari a circa il 59% dei trasferimenti. In particolare, per quanto riguarda i Comuni capoluogo dellŽisola, i meno danneggiati sarebbero Ragusa, con un -15%, e Agrigento con un -22%, mentre Messina eŽ seguita da Palermo con un -55% e da Catania con un -43%. CioŽ deriva dalle previsioni per il 2011, anno in cui non esisteraŽ piuŽ nel bilancio dello Stato il capitolo di spesa sino ad oggi denominato "Trasferimenti agli Enti Locali", ma un fondo denominato "sperimentale di riequilibrio". Esso saraŽ alimentato da: gettito dellŽimposta di registro; imposta di bollo; imposta ipotecaria e catastale; tributi catastali speciali; Irpef relativa ai redditi fondiari e dalla cedolare secca sugli affitti. A partire dal 2014 ad ogni Comune verrebbero erogate quote del gettito derivante dai tributi sopra elencati attinenti agli immobili situati nel territorio di competenza dellŽente e sulla base dei fabbisogni standard. Dal 2014 lŽaltro canale di autonomia finanziaria deriveraŽ dalla nuova imposta chiamata Imu (imposta municipale unica), ossia lŽimposta che raggrupperaŽ le attuali tasse comunali Ici e addizionale irpef. "Siamo - ha concluso Armao - per un federalismo equo e solidale, e non per un federalismo che divide il Paese ancora di piuŽ".  
   
 

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