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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Gennaio 2011
 
   
  IMPRENDITORIA FEMMINILE, PROGETTO EMMA: OGGI INCONTRO A PERUGIA SU “SVILUPPO SOSTENIBILE E GENERE”

 
   
  Perugia, 12 gennaio 2011 - Si parlerà di "sviluppo sostenibile e genere" nella tavola rotonda che si tiene mercoledì 12 gennaio a Terni (ore 15), nella sede della Camera di Commercio per il ciclo di incontri tematici del progetto "Emma", di cui è capofila la Regione Umbria (Direzione regionale Sviluppo economico e attività produttive - Servizio Sostegno alle imprese). Il dibattito sarà condotto da Cristina Montesi, docente della facoltà di Economia dell´Università degli Studi di Perugia; parteciperanno esperti della Regione Umbria e di Sviluppumbria, principale partner di progetto. Il progetto è finanziato dall´Unione Europea con risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale ("Fesr") nell´ambito del "Med", il Programma transnazionale di cooperazione territoriale tra Paesi del Mediterraneo. "La Regione Umbria e Sviluppumbria, con le sue reti di partenariato e la sua decennale esperienza nella creazione e sviluppo d´impresa - sottolineano dal Servizio Sostegno alle imprese - hanno colto l´occasione offerta dal bando comunitario ´Med´ per mettere a valore, sinergicamente, le competenze acquisite nell´intento di superare gli ostacoli che soprattutto le imprese femminili, in Umbria come in altre realtà del bacino Mediterraneo, incontrano nel loro avvio e nella loro operatività, e ancora di più in un momento di crisi economica". Gli altri partner del progetto "Emma" sono enti locali, agenzie di sviluppo e associazioni datoriali in Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. "Il progetto ´Emma´ - spiegano dagli uffici regionali - rappresenta una fondamentale occasione per favorire scambi di modelli e metodologie comuni, con l´intento di creare reti e offrire sempre maggiori opportunità alle imprese femminili". Con l´incontro di domani, prosegue il ciclo degli otto tavoli tematici avviato il 20 ottobre scorso e che si concluderà a febbraio, con il coinvolgimento delle associazioni di imprenditrici, delle autorità locali, soggetti interessati e alcuni esperti di settore, ideati per analizzare e individuare le modalità di risposta più adatte alle esigenze delle imprenditrici e/o neo imprenditrici. Al centro degli incontri sono i principali temi "comuni" del mondo imprenditoriale femminile come la difficoltà di conciliare equilibrio personale e crescita aziendale, la difficoltà di accesso al credito, il basso orientamento alle nuove tecnologie e all´innovazione, e altre tematiche con cui le imprese devono confrontarsi quali, lo sviluppo sostenibile, il consumo responsabile, le nuove frontiere della "green economy". Nel precedente incontro, che si è svolto il 15 dicembre scorso sempre a Terni, si è dibattuto sul tema del marketing relazionale con le esperte Fabiola Sfodera, docente di Marketing alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell´Università La Sapienza di Roma, e Stefania Vulcano, esperta di "empowerment" e orientamento imprenditoriale. Nel corso del dibattito, riferiscono dal Servizio regionale Sostegno alle imprese, sono emerse criticità e importanti elementi di riflessione, da cui far scaturire indicazioni per le politiche regionali. Analizzando la situazione delle imprese femminili umbre, "si devono fare i conti con una certa lentezza e difficoltà ai cambiamenti della cultura aziendale, date le caratteristiche strutturali del sistema produttivo umbro costituito da micro, piccole e medie imprese che non hanno grandi risorse a disposizione per introdurre nuove tecniche manageriali come, appunto, il marketing relazionale. Anche una scarsa apertura internazionale non favorisce la circolazione di idee e la conoscenza di modelli manageriali flessibili". Ma - è stato detto - proprio in un periodo caratterizzato da una crisi economica "turbolenta", dove cioè le tensioni dei mercati si alternano a periodi di breve ripresa e stabilità, dove la globalizzazione impone atteggiamenti più che flessibili nella gestione dell´impresa sia nell´approccio verso la clientela, la differenza di genere, come in ogni altro contesto, può più facilmente portare a soluzioni che non prevedano rigidità né interne all´impresa, né nei confronti dell´approccio ai mercati. In quest´ottica, è emerso, c´è bisogno sempre più di un´organizzazione a rete (distretti industriali e tecnologici e turistici, sistemi produttivi locali, subfornitura, alleanze strategiche tra imprese, accordi di collaborazione), dove per ottenere benefici stabili e duraturi, è necessario che ogni impresa metta qualcosa in campo sia per quanto riguarda le competenze, le risorse, le relazioni, nella consapevolezza che, in un mondo globalizzato, le imprenditrici non possano permettersi di fare resistenza al cambiamento ormai indispensabile, ma anzi, grazie alle loro capacità relazionali, siano in grado di trovare soluzioni dinamiche e competitive.  
   
 

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