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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Gennaio 2011 |
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SARDEGNA: IL PROGRAMMA APISTICO REGIONALE 2010/2011
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Cagliari - Anche per lŽannualità 2010/2011 gli apicoltori e le agenzie regionali Laore e Agris potranno beneficiare degli aiuti previsti dal Programma apistico. Obiettivi del Programma sono: aumentare lŽefficacia della produzione e della commercializzazione, grazie anche al ricorso a migliori tecniche; - favorire unŽefficace azione di prevenzione e lotta delle patologie dellŽalveare e diminuire le spese per lapplicazione dei trattamenti agli alveari; - favorire la razionalizzazione della transumanza migliorando la gestione dei trasferimenti con il ricorso ad attrezzature specifiche per lŽesercizio del nomadismo; - migliorare la commercializzazione del prodotto anche con il sostegno alle analisi del miele e la divulgazione dei suoi risultati; - compensare le perdite di api e di produzione con il finanziamento dellŽacquisto di colonie di api. Il Programma si articola in varie sottoazioni. I contributi previsti dalle sottoazioni a2 (organizzazione seminari e convegni tematici), a3 (azioni di comunicazione: sussidi didattici, abbonamenti, schede e opuscoli informativi), a4 (assistenza tecnica alle aziende) e d3 (presa in carico di spese per le analisi chimico-fisiche, melissopalinologiche e residuali) sono rivolti allŽAgenzia Laore Sardegna. I contributi previsti dalla sottoazione b2 (indagini sul campo finalizzate allŽapplicazione di strategie di lotta alla varroa caratterizzate da basso impatto chimico sugli alveari e il materiale di consumo per i campionamenti) sono rivolti allŽagenzia Agris Sardegna. I contributi previsti dalle sottoazioni c2.1 (acquisto arnie), c2.2 (acquisto macchine e attrezzature per lŽesercizio del nomadismo), e1 (acquisto di api regine, famiglie, nuclei e sciami di api) sono rivolti gli apicoltori e ai produttori apistici singoli e associati in possesso dei seguenti requisiti: 1. In regola con la denuncia di detenzione degli alveari ai servizi veterinari dellŽazienda Usl competente per territorio; 2. In possesso di partita Iva e iscritti al Registro delle imprese detenuto dalle Camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura in qualità di imprenditore agricolo; 3. In possesso di almeno trenta alveari denunciati allŽazienda Usl competente per territorio; 4. In regola con le norme igienico-sanitarie previste per i locali di lavorazione dei prodotti dellŽalveare (miele, cera, papa o gelatina reale, propoli, polline), sia per le lavorazioni eseguite in proprio che affidate a terzi. Gli interessati potranno presentare le domande di finanziamento entro lŽ11 febbraio 2011. |
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