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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Gennaio 2011
 
   
  LISTE D’ATTESA NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI IN PIEMONTE

 
   
  Torino, 13 gennaio 2011 - “Le esigenze del nostro territorio rendono evidente che il sistema socio-sanitario non è in grado di riorganizzarsi con le sole risorse del comparto nazionale. Per questo motivo, la Regione ha messo in campo tutte le risorse finanziarie possibili secondo i limiti previsti dal Patto per la Salute, con 400 milioni di euro a copertura del disavanzo sanitario ereditato dalla precedente amministrazione. È stato garantito inoltre lo stesso volume di risorse del 2009 per il 2010, con oltre 171 milioni di euro previsti per il fondo indistinto agli enti gestori, per le politiche per la famiglia, per gli anziani e per i disabili”: è quanto ha dichiarato l’assessore alla Tutela della Salute e Sanità, Politiche sociali e per la famiglia, Caterina Ferrero, intervenendo l’11 gennaio alla seduta straordinaria in assemblea aperta del Consiglio regionale dedicata alle liste d’attesa per le persone anziane, disabili, minori, con malattie mentali, dipendenti da sostanze stupefacenti, alla quale hanno preso parte e sono intervenuti i rappresentanti di associazioni che si occupano a vario titolo di sociale e di persone in difficoltà, degli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, delle confederazioni sindacali e della sanità privata. Dai dati forniti da un quadro riassuntivo delle prestazioni residenziali in Piemonte risulta che dal 2008 a oggi, per quanto riguarda le strutture per gli anziani non autosufficienti, il numero dei posti letto disponibili convenzionati è aumentato da 14.000 circa ad oltre 16.000. Anche per quanto concerne le strutture dei disabili risulta che i posti letto in strutture semiresidenziali sono aumentati da 2.882 a 3.980, nelle strutture residenziali il numero invece è rimasto invariato e supera i 3.000. Secondo Ferrero, “la soluzione non può essere la continua rincorsa della spesa. Gli esempi forniti da alcuni consiglieri, durante il dibattito in aula, spiegano come in altri Paesi europei possano essere garantiti maggiori servizi con una spesa sanitaria inferiore alla nostra. Per questo motivo è necessario una riorganizzazione del sistema sanitario che tenga conto di una maggiore razionalizzazione delle risorse a disposizione, al fine di mantenere e migliorare i livelli di assistenza prestati ai cittadini piemontesi abbattendo di conseguenza anche le liste d’attesa. Ovviamente, questa amministrazione è disponibile a un confronto costruttivo, attraverso i momenti istituzionali e le diverse modalità di incontro previste con gli enti gestori e chi si occupa, a vario titolo, di assistenza”.  
   
 

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