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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Novembre 2006
 
   
  IL CONTESTO BRIANZOLO ALL’AVANGUARDIA NELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO UN MODELLO EDUCATIVO DI RETE PER LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

 
   
  Milano, 29 novembre 2006 - Una ricerca finanziata dalla Regione Lombardia e dal Fse e realizzata nel territorio della Brianza da Fondazione Iard, Ass. In-presa di E. Vergani e Consorzio Formazione e Lavoro in Brianza ha permesso di sviluppare e sperimentare un modello educativo innovativo in tema di alternanza scuola - lavoro e prevenzione della dispersione scolastica. I dati di ricerca ed il modello di analisi verranno presentati durante il Seminario di studio che si terrà mercoledì 29 novembre 2006 alle ore 17. 00 a Monza presso l’Associazione degli Industriali Monza e Brianza, ente patrocinante l’iniziativa. Gli elementi chiave del modello educativo: Il ruolo del “maestro di bottega”, elemento centrale del processo di trasferimento dei saperi tra le generazioni. Il tutor aziendale rappresenta la figura educativa di riferimento dell’esperienza in azienda che accoglie, accompagna e guida l’allievo durante il tirocinio. L’imprenditore è definito maestro nella misura in cui forma “l’altro” accompagnandolo e trasferendogli l’esperienza personale “dell’arte del mestiere”. Il mediatore sociale, ente collante tra scuola e azienda e facilitatore del processo di costruzione della rete territoriale. L’inserimento di un terzo soggetto diviene prerequisito indispensabile per favorire la riorganizzazione dei ruoli, valorizzando la specificità dei soggetti coinvolti e favorendo l’azione partecipata degli stessi in un’azione di sistema. La piccola-media impresa brianzola: luogo adatto allo sviluppo di relazioni educative di successo. Cultura del lavoro, piccolo gruppo, qualità della relazione formativa sono gli elementi che caratterizzano il contesto produttivo brianzolo e che lo rendono particolarmente adatto ad accogliere i percorsi in alternanza per giovani a rischio di dispersione scolastica. ­ L’alternanza scuola lavoro: una strategia educativa efficace contro la dispersione scolastica. La flessibilità dei luoghi e tempi dell’apprendimento, la personalizzazione dei progetti formativi, la valorizzazione di relazioni significative giovane-adulto e il valore aggiunto dell’empowerment sono gli elemento strategici del processo formativo in alternanza. I principali risultati di ricerca che hanno portato all’elaborazione del modello Le aziende più propense ad attivare tirocini nell’ambito di progetti di alternanza scuola lavoro sono piccole-medio imprese con un numero di dipendenti maggiore di 15 (il 60,7%), attive nel settore dei servizi (48,2%) e con un’esperienza pregressa di collaborazione con la scuola (66,7%). Emerge, da parte del tutor aziendale, il fabbisogno di una formazione specifica per adempiere al nuovo ruolo formativo. Buona la consapevolezza da parte della scuola circa l’utilità formativa ed educativa dell’alternanza scuola-lavoro. I docenti si dichiarano fortemente interessati ad implementare la costruzione di una rete di collaborazione con le aziende del territorio. A livello organizzativo emergono tuttavia alcune difficoltà nel conciliare le esigenze del nuovo strumento con i tradizionali programmi scolastici. Alto è l’interesse da parte dei giovani verso l’alternanza scuola - lavoro: l’80,7% dei giovani si dichiara molto o abbastanza interessato al tirocinio formativo durante gli anni di studio. Si riscontra una maggiore propensione negli istituti professionali (86,8%) e tecnici (86,5%), mentre gli studenti dei licei (69,8%) risultano più favorevoli a ritardare l’ingresso nel mondo del lavoro. Secondo i giovani il tirocinio serve soprattutto ad orientarsi, a formarsi e a crescere. In maggioranza essi avvertono il bisogno di una figura adulta di riferimento, meglio se appartenente al mondo aziendale. Sul tema si sono già espressi i principali relatori presenti al seminario del 29 novembre: Renato Pocaterra, responsabile scientifico di Fondazione Iard: “L’alternanza scuola - lavoro rappresenta un’opportunità formativa importante per i giovani che abbiamo definito “sospesi”, cioè disorientati e incapaci di decidere circa il proprio futuro. L’acquisizione di competenze pratiche in azienda, il confronto con il mondo adulto, la comprensione dei processi di acquisizione del sapere in aula, unitamente alla metodologia dell’empowerment, rappresentano strategie educative fondamentali che possono restituire all’alunno motivazione all’apprendimento, riconoscimento delle proprie risorse e attivazione della progettualità”. Stefano Giorgi, Associazione In-presa di E. Vergani: “La scuola e l’impresa della Brianza sono pronte a collaborare per la costruzione di una rete attraverso cui sviluppare una progettualità condivisa contro la dispersione scolastica del territorio. Per realizzare tutto questo diviene indispensabile il ruolo di un terzo ente: il mediatore sociale della rete che guida il processo di sistema, favorendo la condivisione di significati comuni”. Laura Dadati, Consorzio Formazione e Lavoro in Brianza: “L’impresa ritrova, attraverso la collaborazione con la scuola, un’importante occasione di confronto e interscambio di conoscenze teoriche, tecniche e trasversali. La progettazione di percorsi comuni di alternanza scuola - lavoro pone tuttavia il mondo imprenditoriale di fronte ad un nuovo ruolo educativo per il quale si profila la necessità di percorsi formativi ad hoc che possano sostenere i tutor aziendali nella costruzione di una relazione formativa di successo”. .  
   
 

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