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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2011
 
   
  CHIASSO: OBLIVION SHOW, A TUTTO RITMO!

 
   
  Chiasso, 17 gennaio 2011 - Prima di tutto il ritmo e il senso del tempo! Il cavallo di battaglia di Oblivion, quintetto di cantattori bolognesi d’adozione, è I promessi sposi in 10 minuti, con un milione di visualizzazioni su You Tube. Proprio dal senso del ritmo e del tempo sono partiti questi artisti per costruire, sotto la divertita ma rigorosa guida di Gioele Dix, lo spettacolo che travolgerà il pubblico di Chiasso Al Cinema Teatro Venerdì 28 gennaio 2011, ore 20.30, con la velocità delle gag, l’arguzia delle citazioni e dei riferimenti, la sensazionale tecnica vocale e la precisione scenica di una compagnia cresciuta a pane e musical. Se l´intelligenza è la capacità di creare connessioni e legami, gli Oblivion sono tra le compagnie più intelligenti degli ultimi anni....Utilizzano un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come di un alfabeto privato, per montare, intrecciare, deformare, riciclare in modo da costruire uno scintillante palinsesto canoro, in cui si raggiunge un miracoloso equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione. Il senso del tempo, non solo musicale, entra nella natura stessa di questo show, permettendo esilaranti connessioni musicali tra il Papa e Zucchero Fornaciari, Eros Ramazzotti e i Tenores di Bitti, Marco Masini e il Quartetto Cetra... Il tempo è anche quello della velocità richiesta da Internet, ed ecco, oltre al minimusical sui Promessi Sposi, le tragedie di Shakespeare riassunte in 8 minuti, in un surreale contesto da Porta a Porta… Il tempo è anche quello dell´orologio della Stazione di Bologna, “...Sempre fermo sulle 10 e 25...”, a dimostrazione del fatto che il loro nome, Oblivion – il dimenticare - ha un significato quantomeno ironico... Il lavoro artistico degli Oblivion è anche questo: insegnare a non dimenticare. Oblivion Show: regia di Gioele Dix; con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli; musiche di Lorenzo Scuda testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda. Una produzione Blue Apple e Il Rossetti– Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Oblivion Show - “È un piacere dirigere gli Oblivion, cinque solisti che amano il gioco di squadra. Sono tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all’innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali. Hanno senso del comico e sanno mettersi in gioco anche come attori e attrici senza eccesso di pudore, pur non rinunciando al rigore richiesto dalle partiture. Il loro spettacolo è ricco di parodie, di riletture ironiche e di invenzioni drammaturgiche e musicali di straordinario impatto. Abbiamo lavorato insieme sui contenuti, sulle geometrie della scena e soprattutto sul ritmo. Una faticosa e felice avventura per la quale è valsa la pena spendersi senza risparmio”. Gioele Dix Gli Oblivion: una scommessa vinta Dalla rete al palcoscenico: la scommessa di Oblivion Molte scommesse sono state vinte da questi cinque artisti e da chi ha creduto nella loro organizzatissima follia: Gioele Dix, innanzitutto, che ha curato con passione la regia di uno show per sua natura difficile da controllare, pieno di cose, di musica e idee. E poi i produttori, che nel giugno del 2009 hanno portato in un teatro prestigioso, il Franco Parenti di Milano, un esempio del repertorio degli Oblivion, trasformando per la prima volta il pubblico di Internet in un pubblico teatrale. La prima scommessa è stata appunto quella di trasformare un fenomeno mediatico legato a Internet in un progetto teatrale di grande successo. E´ la prima volta in Italia che una compagnia teatrale viene lanciata quasi esclusivamente dal materiale diffuso sui social network. La seconda scommessa è stata quella di creare una tournee teatrale nazionale per un gruppo relativamente poco conosciuto dagli operatori teatrali. Oltre 80 serate per 55 piazze teatrali in tutta Italia nella stagione 2009-10, con debutti importanti al Colosseo di Torino, al Politeama Genovese, al Ciak di Milano, al Rossetti di Trieste.... Grande entusiasmo accompagna ogni sera la performance degli Oblivion. Chi sono gli Oblivion? Sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli. Vengono tutti da esperienze diverse: c’è un mimo-sputafuoco, una urlatrice emiliana, un musicista medievale, un norcino umbro, una ballerina di tip tap... Volendo potrebbero aprire un circo. Si incontrano diversi anni fa all’Accademia di Musical di Bologna e nasce la scintilla. Il Musical infatti è ciò che li accomuna, è un bagaglio importante nella loro formazione e una parte rilevante della loro carriera individuale. Negli ultimi anni infatti, sono stati protagonisti di importanti produzioni nazionali come Tutti insieme appassionatamente, Grease, Rent, Jesus Christ Superstar, Jekyll and Hyde. Ma il loro progetto va avanti da 6 anni e nel lavoro comune frequentano una palestra di tutto rispetto, con maestri (virtuali!) quali il Quartetto Cetra, Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber, ma anche i Monty Python e, ancora una volta, il Musical americano. Quello che ne risulta è una sperimentazione genetica che fonde il “sound” delle voci armonizzate dei Cetra con la parodia e il grottesco dei Monty Python.  
   
 

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