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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2011
 
   
  FVG: CATAS, INDICATORE OPERATIVO PER L´ARREDO

 
   
   San Giovanni al Natisone, 17 gennaio 2011 - "Le imprese dei settori del legno e dell´arredo del Friuli Venezia Giulia sono tecnologicamente avanzate, con prodotti competitivi, in termini di qualità e design, a livello mondiale". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, nel corso della visita fatta il 14 gennaio al Catas di San Giovanni al Natisone assieme all´assessore alle Politiche agricole, Claudio Violino. Primo in Italia ed in Europa per la certificazione del legno-arredo, "il Catas è oggi uno dei gioielli che abbiamo in questo settore - ha proseguito Violino - ed assieme alla sua scuola di specializzazione costituisce un unicum che può rappresentare un esempio, un indicatore operativo per il Triangolo della Sedia, un´area che, dopo aver dato da vivere a tanti, è oggi alla ricerca di una nuova mission, una nuova identità industriale". Accolti dal presidente dell´azienda, Roberto Snaidero, dall´ad Angelo Speranza e dal sindaco di San Giovanni al Natisone Franco Costantini, i due assessori hanno visitato i laboratori di collaudo dell´Istituto assieme al consigliere regionale Ugo De Mattia, verificando così di persona l´efficacia di un´attività di controllo che tocca anche l´ambito ambientale ed agroalimentare. Affermando "il prodotto c´è, gli imprenditori bravi anche, ora si tratta di aggredire il mercato", Federica Seganti ha indicato nel Catas "una realtà che attesta la qualità della produzione regionale nel comparto del legno-arredo. Ora però - ha continuato - occorre aiutare questo sistema a migliorare la promocommercializzazione dei suoi manufatti all´estero con l´obiettivo di recuperare così mercati già noti o conquistarne altri, in modo da agganciarsi alla ripresa derivante dall´incremento della domanda estera". Un quadro condiviso dal collega Violino, il quale ha esteso il concetto dicendo che con il suo lavoro di certificazione l´azienda si propone anche come strumento di innovazione tecnologica, un processo utile in tutti i settori ma ancor di più in un comparto in crisi come quello di Manzano. All´attività di controllo sui mobili, che tra l´altro il Catas svolge da vent´anni per Ikea e, per quanto riguarda le emissioni di formaldeide e piombo, per la California ed in generale per gli Usa, si associa quella nel settore agroalimentare, "dove le prospettive sono buone - ha proseguito Violino - e dove stiamo investendo e cercando di arrivare ad un marchio unico di qualità regionale attraverso il coordinamento di tutti i laboratori coinvolti, dall´Università all´Ersa, al Catas stesso". Con l´obiettivo di razionalizzare i diversi interventi (l´azienda, che ha 42 dipendenti, ha sottoposto a controllo nel 2010 quasi 21 mila campioni, di cui oltre 8 mila nei settori dell´ambiente e dell´agroalimentare) si è deciso di provvedere alla costruzione di un nuovo edificio di quasi 3 mila metri quadrati che ospiterà i laboratori e gli operatori che oggi si trovano a Pradamano (un altro laboratorio ha sede a Lissone in Lombardia, ma il Catas ha contribuito a dar vita ad analoghe esperienze anche in Cile ed in Egitto). "La crisi si percepisce ma, per quanto ci riguarda, stiamo continuando a crescere - ha detto Snaidero - anche perchè cresce la richiesta di certificazione di qualità per le esportazioni e sono pertanto in costante aumento le aziende italiane ed estere che si rivolgono a noi".  
   
 

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