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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Gennaio 2011 |
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RIFORMA AGRICOLA COMUNITARIA: A BRUXELLES LE PROPOSTE DELLE REGIONI ALPINE
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Contributi per le misure a tutela del clima e dellŽambiente, semplificazione delle procedure, attenzione allo sviluppo rurale e allŽattività diversificata: sono alcuni dei punti che le regioni di montagna di Italia, Austria e Germania hanno illustrato unitariamente l 11 gennaio a Bruxelles, nella discussione sulla riforma della politica agricola comunitaria (Pac), ai funzionari del commissario Ue Ciolos, secondo la linea di condotta concordata dallŽassessore provinciale Hans Berger assieme ai colleghi delle Regioni alpine. Le Regioni di montagna si presentano unite in Europa a tutela degli interessi dellŽagricoltura montana nella discussione sulla riforma della Pac. La linea comune elaborata dallŽassessore Berger con i colleghi di Baviera, Trentino, Lombardia, Tirolo e Vorarlberg è stata discussa a Bruxelles con i collaboratori del commissario Ue allŽagricoltura Dacian Ciolos, che aveva direttamente invitato a un colloquio le delegazioni regionali coinvolte nellŽiniziativa. "Già il fatto stesso di essere stati invitati dallŽUe allŽincontro a Bruxelles conferma che la nostra azione congiunta porta frutti", sottolinea lŽassessore provinciale Hans Berger. UnŽimpegno che "vogliamo intensificare fino allŽapprovazione definitiva delle nuove direttive, prevista a fine 2011." Tra le proposte annunciate dalle Regioni figurano il mantenimento dellŽindennità di compensazione per la produzione in zone difficoltose, la riduzione della burocrazia e la semplificazione delle procedure soprattutto per le piccole imprese, una maggiore attenzione verso le prescrizioni ambientali nel settore agricolo e un possibile contributo per le misure adottate in agricoltura a tutela del clima. Interventi, questi ultimi, nel solco della cross compliance, la cosiddetta condizionalità voluta dallŽUe. In base a tale orientamento, tutti gli agricoltori sono infatti tenuti ad assicurare il rispetto di una serie di impegni di corretta gestione agronomica dei terreni, salvaguardia dellambiente, salute pubblica e degli animali, benessere animale. La non conformità a tali impegni comporta lattivazione di un meccanismo di riduzione dellŽinsieme dei pagamenti diretti a cui ciascun agricoltore avrebbe diritto. Da parte altoatesina si saluta con favore anche la proposta di Ciolos di migliorare lŽassegnazione alle aziende degli incentivi in forma diretta: "Significherebbe meno aiuti alle grandi aziende delle aree meglio localizzate e maggiore sostegno alle zone svantaggiate", sottolinea lŽassessore Berger. Attraverso lo strumento dei contributi combinati, collegati anche allŽinnovazione e alla diversificazione dellŽattività dellŽimpresa agricola, si potranno fronteggiare i problemi principali delle aree montane, quelli della salvaguardia della zootecnica e della produzione di latte. I funzionari Ue hanno concordato anche sullŽesigenza di potenziare la consulenza, ravvisando tra lŽaltro nei sistemi privati accreditati - sullŽesempio del Beratungsring per la frutticoltura e la viticoltura in Alto Adige - un modello positivo applicabile in altri settori agricoli. Il pacchetto di proposte delle Regioni verrà ora limato e precisato, alla luce del colloquio di Bruxelles, per essere poi consegnato al commissario Ue Ciolos. |
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