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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2011
 
   
  ASSE DEL BRENNERO: RIDURRE LA POSSIBILITÀ DI DANNI – INDIVIDUATI TRE SITI PER TEST

 
   
  Bolzano, 17 gennaio 2010 - Nell´ambito di un progetto comunitario regioni dell´arco alpino di cinque Paesi, con capofila l´Alto Adige, collaborano per migliorare la sicurezza e percoribilità dell´asse di collegamento del Brennero. Al centro dell´attenzione la caduta massi. Individuati tre siti per test e simulazioni a Salorno, Campodazzo e Fortezza. Il 13 gennaio 2011, presso l´Eurac a Bolzano si è svolto un dibattito territoriale incentrato sui pericoli idrogeologici e loro conseguenze e loro percezione da parte della popolazione. Il Progetto Interreg Alpinspace Paramount, a cui partecipano 13 partner da Italia, Austria, Francia, Slovenia e Svizzera, si occupa di definire la vulnerabilità delle infrastrutture di trasporto riguardo ai pericoli naturali nell’arco alpino. In particolare, come ha spiegato Ludwig Nössing, direttore dell’Ufficio geologia e prove materiale della Provincia ha lo scopo di individuare e mitigare i pericoli naturali lungo le arterie di comunicazione del Brennero e quindi affrontare la problematica dell’accessibilita delle zone alpine tramite lo sviluppo di protocolli che consentano la gestione della sicurezza e l’ottimizzazione delle risorse e la previsione dei rischi con la programmazione di misure di messa in sicurezza. Per quel che riguarda i pericoli generati da frane di crollo, ribaltamento, scivolamento di porzioni di pareti il ruolo di capofila è stato assegnato all’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia di Bolzano in relazione anche all’esperienza che ha maturato nel settore in collaborazione con il Servizio Strade. Nell´ambito del progetto si intende rilevare e valutare il pericolo, la vulnerabilità ed il rischio e, quindi, l’effettiva funzionalità delle opere di protezione contro la caduta massi lungo la strada statale del Brennero. L’ufficio Geologia e Prove Materiali, come ha riferito Claudia Strada, giologa dell’ufficio responsabile del progetto per la Provincia di Bolzano, ha eseguito un’indagine su 648 punti lungo la Ss12 (Strada del Brennero) che ha permesso di individuare le zone piu pericolose: 19 quelle a rischio molto elevato, 500 quelle a rischio elevato, 141 i punti a rischio medio. In tre dei punti più pericolosi, a sud di Salorno, Campodazzo e Fortezza, è stato deciso che saranno eseguiti test e simulazioni. Lo studio eseguito dall’ Eurac Accademia Europea di Bolzano per comprendere la percezione del rischio da parte della popolazione attraverso un sondaggio d’opinione, come ha spiegato Sabine Pichler, ha posto in evidenza come i cittadini siano particolarmente sensibili in merito alla raggiungibilità e sicurezza, dal momento che mobilità sicura e raggiungibilità equivalgono a qualità di vita. Come ha spiegato Matteo Mattironi, la Provincia di Bolzano per quanto attiene la gestione dei rischi ha posto l’accento sulla prevenzione; ogni anno vengono investiti circa 7 milioni di Euro per opere di protezione da caduta massi. Inoltre dal 2004 è stato predisposto un catasto delle opere di protezione e per circa 3.000 tratti stradali è disponibile una lista con i possibili punti a rischio. Come annunciato dalla geologa Strada, a breve sarà adeguata la lista degli interventi prioritari attinenti la prevenzione della caduta massi lungo le strade altoatesine. Come ha sottolineato Carlo Costa, direttore tecnico della Società Autostrada del Brennero, proprio lungo un asse di trasporto così rilevante quale quello del Brennero è di assoluta importanza che vi sia collaborazione fra i vari gestori e gli esperti della gestione dei rischi per garantire sicurezza agli utenti e percorribilità con il minor numero di interruzioni. A questa valutazione si è aggiunto anche Fiorenzo Zanforlin direttore del Servizio tecnico della società ferroviaria italiana Rfi, che ha posto in evidenza come per la sicurezza dei cittadini sia importante creare rete.  
   
 

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