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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2011
 
   
  ANNO EUROPEO CONTRO LA POVERTÀ: A BOLZANO BILANCIO POSITIVO

 
   
   Bolzano, 17 gennaio - “La divaricazione tra la povertà e la ricchezza sta divenendo più forte anche in Alto Adige. Le soluzioni non possono essere demandate unicamente alle politiche sociali, ma sono un compito che riguarda tutti” con queste parole l’assessore provinciale Richard Theiner ha sintetizzato il bilancio delle attività portate avanti a livello provinciale nel corso del 2010 in occasione dell’Anno europeo a contrasto della povertà e dell´esclusione sociale. In base ai dati pubblicati recentemente da parte dell’Astat sui redditi della nostra provincia la quota di famiglie a rischio di povertà senza l’erogazione delle prestazioni sociali sarebbe pari al 25,3% di tutte le famiglie. Grazie ai trasferimenti sociali il 7,4% delle famiglie, pari a 14.700 riesce a rimanere al di sopra della soglia di povertà. Attualmente, quindi, in base ai dati resi dall’assessore Theiner, il 7,9% di tutte le famiglie altoatesine, pari a 36.000 nuclei famigliari, rimangono comunque in condizioni di rischio povertà, un valore percentuale che corrisponde alla media europea. Nel 2003, sempre secondo lo studio dell’Astat, le famiglie a rischio povertà erano il 17,3%. Un nucleo famigliare è considerato a rischio di povertà quando il reddito pro capite è inferiore al 60% del reddito medio. In futuro, ha sottolineato l’assessore Theiner, saranno particolarmente a rischio le persone anziane e per quanta ragione è opportuno che i lavoratori incomincino a pensare sin d’ora alla creazione di una pensione integrativa, ad esempio con Pensplan. Un´altra tendenza preoccupante, secondo Theiner, è rappresentata dal fatto che i giovani spesso non dispongono di un lavoro fisso e per questa ragione un’intera generazione rischia di non avere garanzie riguardo alla propria pensione. “In Alto Adige vi sono delle prestazioni di assistenza economica sociale che non esistono in altre regioni d’Italia” ha dichiarato Theiner. Dal 2009 al 2010 le prestazioni di assistenza economica sociale sono passate da 19,6 a 23,6 milioni di euro con un incremento del 20,6% e la tendenza in questo settore indica un ulteriore crescita per i prossimi anni. Strumenti particolarmente efficaci nel campo delle prestazioni sociali, secondo l’assessore, si sono rivelati soprattutto il reddito minimo ed in contributo di locazione. A partire dal prossimo mese di luglio nel settore della sanità e delle politiche sociali troverà applicazione anche la valutazione unitaria del reddito. Per quanto riguarda i cittadini extracomunitari l’assessore ha specificato che essi percepiscono il 4,7% delle prestazioni sociali complessive pur rappresentando il 5,2% della popolazione. “Sono quindi completamente prive di fondamento le voci in base alle quali i cittadini extracomunitari percepirebbero un terzo delle prestazioni sociali” ha sottolineato l’assessore ed ha quindi aggiunto “La povertà a molti aspetti e non significa solamente mancanza di denaro, ma anche esclusione dalla formazione, dalle reti di sostegno e dalle prestazioni sociali. È quindi necessario che tutti i cittadini facciano la loro parte e si sentano coinvolti da queste problematiche”. A questo scopo nel 2010 sono stati organizzati dalla Ripartizione politiche sociali una serie di “Dialoghi sulle politiche sociali” che hanno coinvolto politici, esponenti del mondo economico, sociale e culturale per un approfondito confronto su queste tematiche. Presso l’Ufficio famiglia, donna e gioventù al numero telefonico 0471 418230 o presso l’Ufficio anziani e distretti sociali al numero 0471 418250 è disponibile un servizio di consulenza sul tema della povertà. Ulteriori informazioni sono disponibili nell’opuscolo “Povertà. L’alto Adige che mi aiuta“ che può essere richiesto gratuitamente alla Ripartizione famiglia e politiche sociali (Tel.0471 418201) che ha sede in Gamper,1 a Bolzano.  
   
 

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