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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2011
 
   
  FIRENZE LEADER NELL´USO DELL´INGEGNERIA TESSUTALE PER LA RICOSTRUZIONE DELL´OSSO CTO ALL´AVANGUARDIA: STRAORDINARIE PROSPETTIVE DI GUARIGIONE ALLE NUOVE TECNICHE CHE CURANO FRATTURE E MALATTIE DELLO SCHELETRO CON CELLULE STAMINALI.

 
   
  Firenze, 17 Gennaio 2011- Adesso guarire si può anche dalle fratture e dalle patologie ossee più complicate. Un messaggio di ottimismo e di speranza che due noti specialisti dell´Università, dopo un importante convegno scientifico, hanno indirizzato ai pazienti affetti da patologie traumatiche, degenerative e tumorali. La nuova tecnica, di portata rivoluzionaria, si chiama Ingegneria Tessutale consiste nell´applicare le biotecnologie alle procedure medico-chirurgiche. I due specialisti sono il Professor Massimo Innocenti, Ordinario di Ortopedia, e la Professoressa Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia nell´Università di Firenze, che nei loro reparti del Cto hanno dato vita a una speciale collaborazione tra applicazione e ricerca, grazie alla quale l´Ateneo Fiorentino è oggi uno dei centri internazionali di eccellenza per la cura delle fratture e delle malattie ossee. Per una verifica delle esperienze maturate sul campo e degli incoraggianti studi sperimentali nasce il Convegno Tessue Engineering in osteoarticular disorders in programma sabato15 Gennaio al Villa Olmi Resort di Bagno a Ripoli. Per confrontarsi ai più alti livelli, gli organizzatori hanno chiamato uno dei "padri" dell´Ingegneria Tessutale, il Professor Philippe Hernigou, docenteall´Università di Parigi, lo scienziato che per primo ha trattato le pseudoartrosi, cioè le fratture non guarite, con cellule staminali autologhe. Si tratta, in sintesi, di un intervento chirurgico mini-invasivo con elevatissime percentuali di successo e privo di rischi e complicanze. I protagonisti dell´Ingegneria Tessutale, spiega la Professoressa Brandi, sono le cellule, in grado di riprodurre tessuti, gli scaffolds, cioè le impalcature sulle quali esse si organizzano, e i fattori di crescita che stimolano l´intero processo ricostruttivo; le prospettive di questi studi sono di straordinariaimportanza sul piano scientifico, umano, sociale ed economico. L´applicazione di queste tecniche, chiarisce il Professor Innocenti, sta diventando prassi quotidiana in centri specialistici quali il Cto di Firenze: nella cura delle complicanze delle fratture, negli esiti invalidanti dell´artrosi dell´anca e del ginocchio, per i quali incrementano i risultatidella chirurgia protesica anche nelle revisioni, cioè quando si deve sostituire una protesi, nonché nella cura ricostruttiva dei tumori ossei. Procedure su tessuti biologicamente più complessi quali legamenti, cartilagine e tendini, offrono risultati clinici anch´essi di gran lunga migliori rispetto alle vecchie tecniche.  
   
 

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