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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Gennaio 2011 |
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WIKILEAKS: LOMBARDO,"MANI DELLA MAFIA SUL PONTE? SAREMO PIUŽ FORTI"
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Palermo, 17 gennaio 2011 - Anche il Ponte sullo Stretto finisce nella rete di Wikileaks. Per i diplomatici statunitensi, secondo quel che riporta il sito di Assange, "la mafia potrebbe essere tra i principali beneficiari della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, che comunque serviraŽ a poco senza massicci investimenti in strade e ferrovie in Sicilia e Calabria". Analisi condivisa in parte dal presidente siciliano Raffaele Lombardo. "Per quel che riguarda il rischio di infiltrazioni mafiose per la realizzazione del Ponte sullo Stretto - commenta - va ricordato come parecchie inchieste dellŽAutoritaŽ giudiziaria abbiano giaŽ svelato questi tentativi della criminalitaŽ organizzata. Ma questo non eŽ un buon motivo per abdicare. Sarebbe umiliante immaginare che la forza e lŽautorevolezza delle istituzioni non siano in grado di contrastare la mafia". Per Lombardo "saraŽ nostro dovere vigilare, e non solo per quella grande opera. Il lavoro del governo regionale, nei fatti, va proprio in questa direzione, percheŽ la mafia si combatte non soltanto con lŽeccezionale quotidiano sforzo di magistrati e forze dellŽordine che frutta sempre nuovi successi investigativi, ma anche affermando, con atti e comportamenti esemplari e trasparenti, il rispetto delle leggi e delle istituzioni.Quello che stiamo facendo in Sicilia, nella sanitaŽ e nel ciclo dei rifiuti, dimostra che eŽ possibile dire no alle infiltrazioni e agli interessi illegittimi". A leggere bene tra le righe del cablogramma attribuito al console statunitense a Napoli, viene rilevato anche il gap infrastrutturale del Mezzogiorno dŽItalia. "Su questo punto - conclude Lombardo - eŽ impossibile non essere dŽaccordo con la diplomazia statunintense. Va ricordato come la giunta regionale siciliana si sia sempre opposta alle politiche nordiste del Governo tanto sulla rete ferroviaria quanto su quella autostradale, percheŽ non si tradiscano le aspettative dei cittadini e lŽinderogabile esigenza di mobilitaŽ dei siciliani". |
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