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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Gennaio 2011
 
   
  STUDIO FINANZIATO DALL´UE PROMUOVE LA FORMAZIONE DI GIOVANI SCIENZIATI

 
   
  Bruxelles, 18 gennaio 2011 - L´università di Leicester (Regno Unito) coordina un team di esperti impegnati nel lancio di un centro di ricerca dedicato alla formazione di ricercatori ambientali che ricorrano alle tecnologie hi-tech alle tecnologie satellitari più all´avanguardia per affrontare le maggiori problematiche sollevate dal cambiamento climatico. Il Centro di eccellenza in questione è promosso dal progetto Gionet ("Initial operations network for Earth observation research training") che ha ricevuto 3,5 milioni di euro dall´azione Marie Curie - Reti per la formazione iniziale del Settimo programma quadro (7° Pq). Poter contare su informazioni sull´ambiente affidabili, complete e aggiornate è essenziale per capire il cambiamento climatico, capirne l´impatto sulla vita delle persone e individuare la modalità più giusta per intervenire. Il Centro di eccellenza di Gionet, denominato European Centre of Excellence in Earth Observation Research Training, metterà a punto metodologie più precise per il monitoraggio del cambiamento climatico, dei disastri ambientali e delle variazioni che investono la copertura del suolo. Il centro porterà poi allo sviluppo di nuovi metodi per la ricerca e per le operazioni necessarie in seguito a disastri quali frane e alluvioni, per il monitoraggio del cambiamento climatico, la protezione delle foreste pluviali, il monitoraggio della qualità delle acque di laghi e dell´erosione costiera. Gionet dovrebbe quindi essere in grado di soddisfare la richiesta di più ricercatori e formare personale qualificato per l´iniziativa di monitoraggio promossa dall´Ue Global Monitoring for Environment and Security (Gmes) land monitoring and emergency services. Heiko Balzter, direttore del dipartimento di geografia e coordinatore del progetto ha detto: "Gionet è impegnato nella formazione quadriennale di 14 giovani ricercatori sul telerilevamento satellitare. Questi giovani scienziati saranno coloro che in futuro porteranno avanti queste ricerche. Saranno impiegati in aziende e università; trascorreranno periodi all´estero e potranno usufruire di una formazione tecnica e scientifica d´eccellenza". Ogni studente lavorerà a un progetto e "contribuirà in modo pratico alla possibilità di monitorare il pianeta dai satelliti", ha spiegato il professor Balzter, che ha aggiunto che "ogni organizzazione partner di Gionet è alla ricerca degli studenti più brillanti in campo scientifico, ovvero di coloro davvero in grado di contribuire in modo tangibile al miglioramento della nostra capacità di monitoraggio". Tra i vari ambiti di ricerca trattati nel progetto Gionet, figura il monitoraggio della foresta pluviale in Congo. I partner del progetto affermano che nel corso degli ultimi dieci anni, le scarse precipitazioni che hanno caratterizzato questa ampia regione hanno reso difficile la navigazione di alcuni fiumi importanti, come l´Ubangi. L´obiettivo del progetto è verificare se l´aridità degli scorsi anni è da considerare un effetto a lungo termine del cambiamento climatico. La foresta sarebbe inoltre stata interessata da diversi abbattimenti. Dai rilevamenti satellitari sulle emissioni di calore, i ricercatori hanno osservato diversi incendi in Congo. Tuttavia, la canopea sembra ancora intatta e i ricercatori sono impegnati ad individuarne la causa. Dai locali, gli stessi ricercatori hanno appreso che alcuni abitanti si stanno spostando nella foresta pluviale per la produzione di carbone: qui taglierebbero pochi alberi per ricavarne il carbone che poi riportano nei villaggi. Il carbone è la principale fonte utilizzata per cucinare, illuminare le abitazioni e riscaldarsi nel continente africano. Gli scienziati studieranno ora delle immagini radar ottenute da un satellite giapponese per avere un quadro più completo della situazione in Congo. I radar sono in grado di ottenere immagini anche in presenza di nuvole e sono dunque ideali per studiare il paese africano, dove il cielo è spesso nuvoloso. L´obiettivo è capire in che percentuale la foresta è ancora intatta e in che modo proteggerla. Hanno partecipato allo studio scienziati provenienti da Germania, Ungheria, Polonia, Svizzera e Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2.Le.ac.uk/  Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes): http://www.Gmes.info/  Scheda informativa del progetto Gionet su Cordis, fare clic: http://cordis.Europa.eu/fetch?caller=fp7_proj_en&action=d&doc=1&cat=proj&query=
012d83d07a09:64b8:5b47b5b2&rcn=97269
 
 
   
 

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