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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Gennaio 2011 |
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FALLITA LA TRATTATIVA FRA LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE DEL GOLFO ADERENTI ALL’ACAP E L’ASSESSORATO REGIONALE AI TRASPORTI.
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Napoli, 18 Gennaio.2011 - L’assenza dell’Assessore ai Trasporti Vetrella all’incontro in Regione Campania ha fatto saltare il tavolo di confronto con gli armatori rappresentanti delle compagnie di navigazione private. In occasione della breve riunione, i funzionari della Regione hanno ribadito alle Compagnie Private il diktat “accettare una proroga di 9/12 mesi o vedersi espropriare le attività a favore della Compagnia Regionale Caremar e di altri aspiranti armatori”. Le compagnie hanno ribadito alla Regione quanto già comunicato nello scorso mese di Novembre, che il periodo di 9 mesi non è conciliabile con gli impegni economici che dovranno sostenere per manutenzionare le flotte da utilizzare nel servizio (circa 30 unità veloci e 8 navi), e confermato la loro disponibilità ad assumere gli obblighi di servizio senza contributi economici per un periodo almeno triennale, tempo minimo necessario per pianificare l’ammortamento dei notevoli oneri economici, oppure in alternativa a continuare le attività così come hanno fatto da decenni, senza obblighi di servizio e sempre senza finanziamenti, garantendo allo stesso tempo tariffe agevolate a residenti e pendolari. Oggi ci troviamo di fronte ad uno stato di emergenza creato dalla Regione che in luogo di definire il piano triennale dei servizi scaduto il 4 Aprile 2010 ( così come previsto dalla L.r. 3/2002) ha inopinatamente sospeso l’esecutività del vigente quadro accosti relativo ai servizi di trasporto regionale emanando il Decreto dirigenziale del 30 Dicembre 2010. Decreto che vieta ai privati di svolgere la propria attività ed affida alla società Caremar Spa, i servizi minimi di trasporto marittimo, sopprimendo pertanto le attività dei privati, provocando gravissimi danni alle società di navigazione, che da decenni esercitano i servizi summenzionati, in violazione degli impegni assunti dalle autorità italiane nei confronti della Commissione Europea e del regolamento Cee n. 3577/92 che detta i principi di liberalizzazione del mercato di cabotaggio marittimo. Ancora una volta responsabilmente, solo per spirito di reale collaborazione, e nell’interesse particolare dell’utenza e del mantenimento dei livelli occupazionali, le compagnie si impegnano, per evitare il caos, a continuare le corse fino al 31 Gennaio 2011 auspicando che in questo lasso di tempo si arrivi ad una soluzione definitiva che tenga conto delle esigenze di tutti. |
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