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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Gennaio 2011 |
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MILANO: A PALAZZO MARINO LA MOSTRA “MADRE TERESA. UNA BAMBINA DI NOME GONXHE”. MORATTI: “SIMBOLO UNIVERSALE DI AMORE PER IL PROSSIMO”
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Milano, 19 gennaio 2011 - La città lombarda ricorda Madre Teresa di Calcutta, colei che amava definirsi “la matita di Dio”, poiché “nessuno pensa alla penna, mentre legge una lettera: vuole soltanto conoscere l’intenzione della persona che l’ha scritta”. Apre mercoledì 19 gennaio fino al 25 gennaio, in Sala Alessi a Palazzo Marino (piazza Scala, 2) la mostra “Madre Teresa. Una bambina di nome Gonxhe”, promossa dal Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione culturale Madre Teresa di Tirana e con il sostegno dell’Ambasciata di Albania a Roma, dell’Ambasciata d’Italia a Tirana e del Consolato Generale di Albania a Milano, in occasione della visita di Stato del Primo Ministro albanese Sali Berisha a Milano. Ricevuto a Palazzo Marino dal Sindaco Moratti, è intervenuto alla presentazione della mostra con la moglie Liri Berisha, Fondatrice e Presidente della Fondazione Culturale Madre Teresa, esprimendo gratitudine nei confronti della città di Milano “per l’onore e l’ospitalità dimostrata”. “Madre Teresa di Calcutta è un simbolo universale di amore per il prossimo – spiega il Sindaco Letizia Moratti –, è colei che tutto il mondo riconosce come speranza di riscatto per i più poveri tra i poveri, e, proprio per questo, come speranza di rinascita per l’intera umanità”. “Una speranza che non è venuta meno con la sua scomparsa – continua il Sindaco – ma che cresce nel ricordo del suo esempio, della sua bontà e della sua fede. La mostra promossa a Palazzo Marino vuol contribuire a far conoscere , soprattutto ai giovani, la sua grandissima impresa umanitaria, un modello a cui ispirarsi giorno dopo di giorno”. “Una mostra della speranza e de buon cuore – dichiara Liri Berisha, Fondatrice e Presidente della Fondazione Culturale Madre Teresa – Sono convinta che ogni visitatori, da qualunque parte del mondo arrivi, si poterà con sé una parte della donna albanese, e non si ricorderà soltanto del tappeto dove pregava, ma anche delle decine di centinaia di bambini malati e bisognosi d’aiuto”. L’esposizione si articola in un percorso libero attraverso oggetti, fotografie, testi e filmati riguardanti il percorso spirituale e di vita di Madre Teresa dalle radici albanesi della sua famiglia, alla sua missione in India e nel mondo. Non si tratta di una mostra cronologica o antologica sulla Beata ma di un viaggio nella sua vita attraverso oggetti che le sono appartenuti, pensieri e scritti che ha lasciato. In particolare, grazie ai contenuti forniti dalla “Fondazioni Kulturor Nene Terza”, la prima parte dell’esposizione si focalizza su oggetti di vita quotidiana, abiti, gioielli legati all’infanzia di Madre Teresa e alla tradizione albanese. Il percorso, costellato da una selezione emozionante e simbolica di immagini di Madre Teresa, approfondisce inoltre il significato di quindici parole (radici, pace, Dio, amore, sorriso, fede, sari, sofferenze, povertà, santità, gioia, condivisione, silenzio, preghiera, ritorno) che rappresentano la vita di colei che a soli 16 anni, rispondendo alla sua vocazione, partì dall’Albania verso l’India per donare la sua vita “ai più poveri dei poveri”. Vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 1979, dichiarata Beata nel 2003 da Papa Giovanni Paolo Ii, Madre Teresa diceva che “ciò che facciamo con amore porta sempre la pace con sé. Solo l’umiltà ci porterà all’unità e l’unità alla pace”. La vita di Madre Teresa, fondatrice delle Missionarie della Carità, è stata una continua fioritura di bene che ha dato in un certo senso compimento al nomignolo Gonxha, bocciolo in lingua albanese, con cui i familiari e gli amici avevano sempre chiamato la piccola Anieza Bojaxhiu. Il Primo Ministro albanese Sali Berisha, la moglie Liri e il Sindaco Letizia Moratti saranno presenti, questa sera alle ore 18.00, all’inaugurazione della mostra. Info: tel. 02.0202 |
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