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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Gennaio 2011 |
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REGGIO EMILIA - OSSERVATORIO SULL´AUTOTRASPORTO, PRIME VERIFICHE
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Reggio Emilia, 19 gennaio 2011 - Dopo la costituzione, in Prefettura, a metà dello scorso anno - era il 16 giugno 2010 - dell’“Osservatorio sull’autotrasporto” al quale partecipano Provincia, Camera di Commercio, Direzione Provinciale del Lavoro, Inps e Motorizzazione Civile, il Presidente dell’Ente camerale Enrico Bini ha iniziato, in collaborazione con River Tagliavini, Sindaco dell’Unione “Val d’Enza” una serie di prime verifiche sulle imprese di autotrasporto con sede o unità locale in Val d’Enza. Lo scopo dell’Osservatorio è quello di mettere a sistema e confrontare le informazioni contenute nei registri dei diversi uffici che per competenza, con funzioni complementari, si occupano dell’autotrasporto e di prendere in esame le criticità che emergono per trovare eventuali possibili soluzioni. “Già sul finire del 2009” sottolinea Enrico Bini, Presidente della Camera di commercio, da tempo impegnato sul fronte della legalità “sono pervenute agli uffici camerali diverse segnalazioni riguardanti fenomeni di abusivismo di imprese dell’autotrasporto. La costituzione dell’Osservatorio in Prefettura è stato un passaggio importante per la lotta all’illegalità nel settore perché consente di effettuare controlli in profondità ed individuare dove si annidano i problemi.” Le verifiche condotte in stretta collaborazione tra il Corpo della Polizia Municipale dell’Unione Val d’Enza, coordinato dal Comandante Franco Drigani, e la Camera di Commercio ha dato i suoi risultati: di undici imprese controllate in tempo reale in condivisione con gli Enti componenti l’Osservatorio dell’autotrasporto, sei presentavano una unità locale che operava di fatto sul territorio ma non dichiarata all’Ente camerale e un’impresa, iscritta solo per l’attività movimentazione terra, risultava esercitare ancora l’attività di autotrasporto precedentemente cessata. Di queste undici imprese che operano sul territorio di Reggio Emilia soltanto tre avevano la sede legale nel reggiano; le altre dichiaravano la sede in provincia di Salerno, Napoli, Rovigo, Palermo, Roma e Crotone. Mantenere di fatto l’iscrizione presso le Camere di Commercio di provenienza, in particolare del Sud, consente alle imprese di omettere qualsiasi comunicazione a quella di Reggio Emilia evitando così ogni tipo di controllo da parte degli uffici preposti e mantenendo i numerosi vantaggi fiscali ed economici destinati in particolare alle imprese del Sud quali sgravi fiscali e contributi statali, studi di settore più vantaggiosi grazie al coefficiente di territorialità; cuneo fiscale Irap con deduzioni, per dipendenti, doppie rispetto alle imprese che hanno sede legale a Reggio Emilia. Consente, inoltre, di evadere totalmente le imposte locali e/o regionali. Comportamenti illeciti che determinano concorrenza sleale. |
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