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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Gennaio 2011 |
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IL SETTORE DEL CREDITO NEL LAZIO
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Il 70% dei comuni laziali è servito da una o più banche. Per quanto riguarda i depositi bancari c’è una flessione, anche se minima (-0,2%), ma il dato che più preoccupa è quello relativo all’aumento dell’incidenza delle sofferenze bancarie. Le preoccupazioni in questo caso riguardano sia l’economia, sia il tessuto sociale della regione. A livello locale è la provincia di Roma ad essere la prima realtà creditizia della regione, con il più elevato numero di banche e sportelli presenti all’interno del territorio (45 banche e 2.075 sportelli, pari al 68,2% e 75% del totale), seguita da Viterbo con 7 banche (il 10,6% del totale) e 208 sportelli (il 7,5% del totale). Frosinone e Latina si attestano su valori sostanzialmente identici, dato che entrambe le province detengono una quota del 6% sul totale delle banche, ed una quota di circa il 7% per quanto riguarda il numero di sportelli. La quota residuale (2 banche ed 83 sportelli) spetta a Rieti. Per quanto riguarda i depositi bancari delle famiglie consumatrici ed assimilabili ammontano, nel 2010, al 71,8% del totale; la restante quota (28,2%) riguarda le imprese. Nel 2010 c’è stata una flessione minima rispetto all’anno precedente del -0,2% del totale, passando da 104.284.686 migliaia di euro a 104.033.127 migliaia di euro. Scomponendo il dato totale tra la quota delle imprese e la quota delle famiglie consumatrici ed assimilabili, emerge che il calo dei depositi è attribuibile alle prime (-9,5%), mentre i depositi delle famiglie aumentano del 3,9%. Tra il 2009 e il 2010, questo incremento si è registrato in tutte le province a partire da Roma (4,4%), seguita da Rieti (2,2%) e Viterbo (2%), fino a Latina (1,3%) e Frosinone (0,5%). Questo significa che sono soprattutto le famiglie, anche se con minore intensità rispetto al 2009, ad accumulare ricchezza e a mantenere una certa propensione al risparmio. Per quanto riguarda le variazioni che si riferiscono ai depositi delle imprese, la situazione è più articolata: la provincia di Roma è maglia nera per il decremento dei depositi (-10,9%), seguita da Frosinone (-5,0%). Mentre per Viterbo (+4,4%), Rieti (+6%) e Latina (+13,5%) il trend è positivo. Il dato complessivo (famiglie e imprese) evidenzia un decremento dei depositi per la provincia romana e del frusinate (rispettivamente -0,6% e -0,5%); in positivo invece il dato di Latina (+4,4%),di Rieti (+2,7%) e Viterbo (+2,4%). L’ammontare totale dei prestiti è aumentato nel 2010 sia a livello nazionale (+7%) sia nel Lazio (+5%). A settembre 2010 l’ammontare complessivo di prestiti è stato di 1.368.900.328 migliaia di euro in Italia, di cui il 65,8% destinato alle imprese ed il 34,2% destinato alle famiglie consumatrici. La ripartizione della quota totale di prestiti nel Lazio è in linea con il dato nazionale (63,8% dei prestiti alle imprese, 36,2% alle famiglie consumatrici). L’incremento dei prestiti tra il 2009 e il 2010 è nettamente maggiore per le famiglie (l’aumento nazionale è al 22,8%, quello locale al 26%); mentre per le imprese l’aumento è stato solo dello 0,3% a livello italiano, con una flessione del -4,1% nella regione Lazio. Per quanto riguarda le province, l’unico dato in negativo è la flessione 2010 del -4.8% dei prestiti bancari alle imprese nella provincia di Roma. I prestiti bancari alle famiglie aumentano invece decisamente rispetto al 2009: Roma +26,7%, Latina +26,1%, Frosinone +22,9%, Rieti +19,7% e Viterbo +18,9%. In Italia, l’aumento delle sofferenze bancarie per il 2010 è del 32,6%. Per le imprese si è trattato di un incremento del 30,1%, mentre per le famiglie il dato è ancora più impressionante: +41,3%, più del doppio rispetto all’aumento percentuale del 2009 (+17,1%). Soltanto le famiglie hanno una sofferenza bancaria pari ad un importo complessivo che supera i 16 miliardi di euro, mentre per le imprese la cifra è oltre i 55 miliardi di euro. Nel Lazio l’aumento delle sofferenze bancarie per le famiglie nel 2010 è di entità minore rispetto al dato dell’Italia (+32,9%) ed è più basso anche il dato che riguarda le imprese (+24,7%). Un maggior numero di sofferenze bancarie si registra nella provincia di Latina (36,9%) seguita da Rieti e Roma (28,7% e 26,6%), per arrivare alle province di Frosinone e di Viterbo (21,8% e 18,9%). Tranne Viterbo e Frosinone, tutte le altre province registrano un aumento più contenuto delle sofferenze bancarie nel 2009, se non addirittura una diminuzione (è il caso delle sofferenze bancarie delle imprese di Latina e Rieti), quindi in alcuni casi c’è un’inversione di tendenza, ma purtroppo in senso negativo. |
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