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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Gennaio 2011
 
   
  IL TURISMO NEL LAZIO

 
   
  Il Lazio dispone di 1.992 esercizi alberghieri e 5.964 esercizi complementari e bed&breakfast, cui corrispondono, rispettivamente, 161.839 e 131.129 posti letto. La ricchezza degli esercizi ricettivi della regione è diretta conseguenza della notevole capacità ricettiva della Capitale, che da sola vanta 1.365 alberghi (127.077 letti) e 4.544 esercizi complementari e B&b (71.170 letti). Più modesta l’offerta delle altre province: con una prevalenza di esercizi complementari e B&b Latina e Viterbo offrono rispettivamente 41.422 e 30.127 posti letto totali. A Frosinone, dove l’offerta ricettiva si concentra soprattutto negli esercizi alberghieri, i posti letto sono, nel complesso, 17.619, mentre Rieti ne offre 5.553. I 10.650.871 arrivi e le 31.676.127 presenze turistiche del Lazio sono prevalentemente di provenienza straniera: 21.118.292 contro 10.557.835 italiane. La permanenza media complessiva è 2,97 giorni; quella straniera è più alta di quella italiana (3,07 contro 2,8). Il Lazio è, fra tutte le regioni italiane, la meta privilegiata dei viaggi: 10,3%, prima dell’Emilia Romagna (9,7%) e della Toscana (8,9%). In particolare, i dati consolidati al 2009, il Lazio è la principale destinazione dei viaggi di lavoro (19,1%, prima della Lombardia con il 16,4%) e dei viaggi brevi di 1-3 notti (11,7%, prima dell’Emilia Romagna con il 10,5%). La regione si classifica inoltre al secondo posto insieme alla Toscana come meta delle vacanze (9%, dopo l’Emilia Romagna). Il Lazio si conferma con ampio margine sulle altre regioni la meta privilegiata del turismo culturale, con una quota di mercato pari al 24,7%. Un viaggio culturale su 4 in Italia ha per destinazione il Lazio. La quota dei turisti stranieri nel Lazio ha conosciuto un forte incremento passando dal 26,4% del 2009 al 36,9% del terzo trimestre 2010. Nel primo trimestre del 2010 il Lazio è stato la quarta regione italiana per quota straniera sul totale dei turisti, dopo Toscana, Veneto e Piemonte. In una congiuntura economica che, a livello mondiale, sta manifestando ripercussioni anche sul settore del turismo, appare indispensabile puntare su strategie a medio-lungo termine che, partendo dall’adeguamento delle infrastrutture, culminino in una promozione mirata delle differenti peculiarità della regione. Su questa linea, non vanno trascurate le nuove tendenze del turismo. Nell’estate del 2010, ad esempio, il Lazio ha visto un vero e proprio boom del turismo equestre: sono nati 24 nuovi centri di addestramento e sono aumentati gli appassionati. Ancora da sviluppare, invece, è il turismo costiero: le infrastrutture sono carenti (sia il settore alberghiero, sia le infrastrutture che portano al mare), molte aree del litorale rimangono degradate, la quota relativa al turismo straniero non supera il 30%. Nel 2010 la regione ha stanziato a questo scopo 54 milioni di euro, con l’obiettivo di riqualificare centri urbani, centri storici e spiagge del litorale.  
   
 

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