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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Gennaio 2011 |
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L’EMERGENZA ABITATIVA
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L’acuirsi della crisi economica nel biennio 2008-2010 ha reso ancora più grave un’emergenza come quella abitativa, già esplosa nei primi anni del duemila, in seguito all’incremento esponenziale dei prezzi sia dei canoni di locazione sia delle compravendite. Nel periodo 1991-2009 l’incidenza delle spese per abitazione sulle risorse familiari è progressivamente aumentata in quanto, a fronte di una crescita delle disponibilità familiari nell’ordine del 18%, i canoni di mercato nelle aree urbane hanno avuto un incremento del 105%. L’istat ha rilevato che il 61,6%, nel 2009, delle famiglie sostiene spese per l’abitazione troppo alte rispetto alle proprie possibilità. Nell’ultimo ventennio, inoltre, la scelta locativa è stata perseguita in misura maggiore da chi ha un reddito medio-basso, impossibilitato a ottenere o sostenere un mutuo per l’acquisto di un immobile. La manifestazione evidente dell’acuirsi dell’emergenza abitativa, si ha nell’aumento progressivo dei provvedimenti esecutivi di sfratto per molte delle famiglie che non vivono in un’abitazione di proprietà (17,2%, nel 2009, occupa la casa in cui vive in locazione). Nel Lazio, se già tra il 2000 e il 2007 si è verificato un incremento del 21,4% di questi provvedimenti giudiziari, nel periodo tra il 2007 e il 2009, l’aumento è stato del 49,8%. L’incongruenza tra i prezzi del mercato immobiliare e le reali possibilità degli affittuari è dimostrata dalla netta prevalenza dei provvedimenti di sfratto per morosità (nel Lazio 7.019 su 9.622, +68,6% rispetto al 2007), piuttosto che per necessità del locatore (169) o per finita locazione (2.434). I dati sui provvedimenti esecutivi di sfratto emessi ed eseguiti tra il 2007 e il 2009, mostrano come la crescita esponenziale abbia riguardato complessivamente tutta l’Italia con incrementi percentuali, rispettivamente, del 40,1% e del 22,7%. Il Lazio, oltre a detenere il primato di provvedimenti davanti a Lombardia ed Emilia Romagna, è anche la quinta regione per il maggiore incremento riscontrato (49,8%), dopo Campania (+114,9%), Calabria (+103,3%), Marche (+63,2%) e Lombardia (+50%), ma è una delle regioni in cui c’è stata una minore crescita di sfratti eseguiti (+18%). Tra le province laziali, Roma detiene, prevedibilmente, il primato assoluto di sfratti emessi a causa dell’aumento incontrollato dei prezzi degli immobili nell’ultimo ventennio. Il 91% degli atti esecutivi del 2009 (con un incremento rispetto al 2005 del 47,7%) sono stati, infatti, emessi nella Capitale. Viterbo, invece, è la provincia in cui si è riscontrata la crescita percentuale maggiore (+184,0%), segno di un’emergenza che si sta propagando velocemente anche nei centri più piccoli. Questa situazione emergenziale è anche dovuta al crollo dell’offerta abitativa pubblica nazionale, ridottasi dagli anni Ottanta del 90%: dal 1984 al 2004 la produzione di nuovi alloggi sovvenzionati è, infatti, passata da 34.000 abitazioni l’anno a 1.900, le residenze agevolate o convenzionate sono diminuite da 56.000 a 11.000, e ci sono state 100mila cartolarizzazioni negli ultimi anni a fronte di una limitata costruzione di nuovi alloggi. Già nel 2004, prima della crisi economica, la quota di famiglie stimata in una condizione di disagio abitativo era del 15,5%, circa 3,3 milioni. I provvedimenti normativi adottati negli ultimi anni per affrontare questa emergenza sono stati di vario tipo. Nel 1998 è stato istituito il Fondo Sociale per l’affitto (ex legge 431/98) che stanzia risorse per la concessione di contributi integrativi a favore di conduttori appartenenti alle fasce di reddito più basse. L’ammontare complessivo del Fondo, per il periodo 1999-2009, è stato pari a 2.968.383.268,06 euro, e il 9,9% è stato destinato alla regione Lazio (239.358.336,68 euro), terza regione per ammontare dopo Lombardia (15,9%) e Campania (13,4%). L’ingente numero di domande, cresciuto del 148% negli ultimi otto anni, ha prodotto una progressiva riduzione dei contributi percepiti, spesso vanificandoli di fatto. Un’altra linea di intervento sostenuta dal governo prevede l’edificazione di nuovi edifici, sostenuta con il Piano straordinario per l’Edilizia residenziale pubblica, la cui disponibilità finanziaria è stata ripartita con decreto ministeriale il 18 novembre 2009. I fondi stanziati per il Lazio ammontano a 16.953.640,97 euro su 197.663.998,83 euro stanziati a livello nazionale. La Regione Lazio, invece, nella finanziaria 2007, per affrontare l’emergenza abitativa ha inserito un articolo (il 46) che prevede l’istituzione di un apposito capitolo di spesa rivolto ai comuni ad alta tensione abitativa con una popolazione inferiore ai 150.000 abitanti, stanziando, per l’anno di riferimento, 40 milioni di euro. La Regione Lazio ha inoltre varato nel febbraio 2010 un Programma regionale per l’housing sociale che comprende interventi di costruzione, recupero e acquisto alloggi (65 milioni stanziati), agevolazioni finalizzate a favorire la locazione a canone concordato (2 milioni di euro stanziati), e interventi di auto recupero (3 milioni di euro stanziati). |
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