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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Gennaio 2011 |
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UN SÌ CONDIZIONATO ALL´ACCORDO UE-SERBIA
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Strasburgo, 20 gennaio 2011 I deputati europei hanno approvato l´Accordo di stabilizzazione e associazione fra l´Ue e la Serbia che necessita, dopo il consenso del Parlamento, della ratifica di tutti gli Stati membri per entrare in vigore. Belgrado deve collaborare con il Tribunale penale Internazionale per l´ex Iugoslavia, sottolineano i deputati. "Ratificando l´Accordo di associazione e stabilizzazione (Ass), il Parlamento europeo incoraggia caldamente la Serbia a compiere passi ulteriori nel suo storico viaggio verso l´Ue. Riconosciamo e diamo il benvenuto ai risultati raggiunti dalla Serbia durante l´ultimo anno. Allo stesso tempo, evidenziamo le sfide che si configurano in futuro. Belgrado deve collaborare pienamente con l´Icty (Tribunale penale internazionale per l´ex Iugoslavia) per garantire che il processo di ratifica dell´Ass continui senza problemi" ha detto il relatore sulla Serbia Jelko Kacin (Alde, Sl), durante il dibattito in plenaria tenutosi martedì 18 gennaio. L´ass, che riduce le barriere al commercio fra Ue e Serbi e rappresenta un passo avanti verso una prospettiva di adesione del paese balcanico all´Unione, è stato firmato nel 2008, ma da allora solo 12 Stati membri, fra i quali l´Italia, l´hanno ratificato. I deputati chiedono ai restanti 15 di procedere con la ratifica Dialogo col Kosovo: impegno e disponibilità al compromesso - I deputati chiedono con forza che il dialogo col Kosovo inizi "senza indugi" e accolgono con favore la volontà della Serbia di compiere tale passo nel quadro dell´Unione, sottolineando che, per ottenere buoni risultati, è necessario "impegno e disponibilità al compromesso". Le strutture parallele serbe in Kosovo del nord devono essere inoltre smantellate, poiché "minano il processo di decentramento e impediscono la piena integrazione della comunità serba nelle istituzioni kosovare". Liberalizzazione dei visti d´ingresso: attenzione ad abusi - Dal dicembre 2009, i cittadini serbi possono viaggiare senza necessità di visto in tutta l´area Schengen. I deputati chiedono alle autorità serbe di adottare misure adeguate per limitare le possibilità di abuso del nuovo regime, in particolare per "garantire che i cittadini serbi siano correttamente informati dei loro diritti e obblighi", nel contesto anche del crescente numero di richiedenti asilo provenienti dal paese balcanico. La Serbia è il paese con il più alto numero di rifugiati e sfollati interni in Europa, con problemi di alloggio e povertà. I deputati chiedono pertanto alle autorità serbe di rivedere la strategia nazionale per i rifugiati. Inoltre, poiché è previsto il rientro di 150.000 persone in seguito agli accordi di riammissione raggiunti con i paesi dell´Ue, saranno necessari "accurati preparativi, in particolare a livello di autorità locali", aggiungono i deputati. La relazione che dà il consenso del Pe all´Accordo di stabilizzazione e associazione è stata approvata per alzata di mano, mentre la risoluzione non legislativa sul processo d´integrazione della Serbia è stata approvata con 612 voti a favore, 38 contrari e 28 astensioni. |
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