|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Gennaio 2011 |
|
|
  |
|
|
ADOZIONI NELL´UE: GARANTIRE AI BAMBINI IL DIRITTO ALLA FAMIGLIA
|
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 20 gennaio 2011 - L´adozione, anche a livello internazionale, deve essere incoraggiata per assicurare ai bambini abbandonati e in istituto il diritto a una vita familiare, sostiene il Parlamento in una risoluzione approvata mercoledì che afferma la necessità di evitare che i minori vivano per lungo tempo in orfanotrofi. La risoluzione approvata propone, per tutelare gli interessi del bambino, di dare priorità all´adozione nel paese di origine e, in alternativa, trovare una famiglia attraverso l´adozione internazionale. La sistemazione in istituti, continuano i deputati, dovrebbe rappresentare una soluzione temporanea. Facilitare le adozioni internazionali - Il Parlamento chiede alle istituzioni europee di esaminare la possibilità di coordinare, a livello europeo, le adozioni internazionali, "al fine di migliorare l´assistenza nei servizi d´informazione, la preparazione per l’adozione internazionale, il trattamento delle procedure di candidatura e i servizi post-adozione". Le istituzioni Ue dovrebbero svolgere un ruolo più attivo in ambito internazionale,è la richiesta del Parlamento, in particolare alla Conferenza dell´Aia, per migliorare e semplificare le procedure di adozione internazionale e riconoscere le implicazioni psicologiche, fisiche e socio-educative che possono verificarsi quando un bambino è allontanato dal proprio luogo d´origine. Combattere il traffico di minori - La risoluzione chiede grande impegno a tutti i paesi dell´Ue nel contrastare la tratta dei minori e la predisposizione di un sistema di registrazione delle nascite che possa prevenire la tratta dei minori a scopo di adozione, con soluzioni giuridiche per facilitare il reciproco riconoscimento dei documenti necessari per l´adozione stessa. Il corretto esame di tutti i documenti inerenti all´adozione, compresi i certificati di nascita, "aiutano a proteggere un bambino contro le violazioni dei suoi diritti che si fondano su dubbi in merito alla sua età o identità", concludono i deputati. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|