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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Gennaio 2011
 
   
  ROMA BILANCIO, ALEMANNO: RISCHIO DISSESTO FINALMENTE ALLE SPALLE AUMENTO IRPEF SERVIRÀ A PAGARE DEBITI PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI. IL RIORDINO DELLE MUNICIPALIZZATE CONTRIBUIRÀ A RISANAMENTO

 
   
  Roma, 20 gennaio 2011 - «Nel corso del 2010, Roma Capitale si è messa finalmente alle spalle il rischio dissesto e lo ha fatto attraverso l’ottenimento di norme fondamentali fra cui: la netta separazione tra la gestione ordinaria e quella commissariale, con la conseguente eliminazione di pericolosi inquinamenti tra vecchi debiti e gestione ordinaria; il finanziamento strutturale della gestione commissariale, con la possibilità di cominciare, tra l’altro, a pagare i fornitori di Roma Capitale che hanno effettuato prestazioni fino al 28 aprile 2008. Inoltre, è doveroso ricordare che l’aumento dell’addizionale comunale Irpef, che graverà sui cittadini romani esplicando i suoi effetti in busta paga da marzo, finanzierà esclusivamente la gestione commissariale e, quindi, servirà solo a pagare i debiti delle precedenti amministrazioni. Solo grazie a tali interventi è stato possibile approvare il bilancio 2010 di Roma Capitale correttamente definito, al momento della sua approvazione, come un bilancio di svolta. In esso, infatti, erano contenuti tutti quegli elementi di novità, sia in termini di razionalizzazione della spesa che di incremento delle entrate, in grado di influenzare positivamente gli equilibri dei conti capitolini per i prossimi anni. Nel corso del 2010, infatti, è stata finalmente costituita la centrale unica degli acquisti del Comune di Roma, la quale permetterà di raggiungere, nel 2011 e negli anni successivi, consistenti risparmi (tra i 60 e 70 milioni di euro, nel 2011, e tra 90 e 110 milioni di euro, nel 2012). Inoltre, un significativo intervento è stato fatto anche sul versante delle entrate attraverso: 1. L’introduzione, a decorrere dal 2011, del contributo di soggiorno, che porterà nelle casse capitoline circa 80 milioni di euro; 2. L’incremento della Cosap nei limiti dell’adeguamento Istat (questo canone era fermo dal 2005); 3. L’aumento dell’Ici sulle seconde case sfitte; 4. L’aggiornamento della tariffa sulle mense scolastiche, con l’introduzione di meccanismi di determinazione della stessa collegati al quoziente familiare e al c.D. Redditometro; 5. L’incremento delle tariffe minori (ingresso musei, etc.). Da ultimo, è stata avviata una seria azione di contrasto all’evasione fiscale attraverso: 1. La risoluzione della questione pregiudiziale collegata al contenzioso con Gemma S.p.a. E la conseguente creazione di una società, già Roma Entrate S.p.a. E ora Aequa Roma S.p.a., dotata di risorse umane e strumentali proprie idonee a permettere una efficace azione di contrasto all’evasione fiscale; 2. La revisione dei regolamenti in tema di tributi locali al fine di: a. Rendere più efficace l’azione di riscossione dei tributi (iscrizione a ruolo “contestuale” all’atto di accertamento); b. Evitare defatiganti contenziosi, introducendo a livello locale istituti propri dell’ordinamento nazionale quali l’accertamento con adesione (attraverso il quale la maggiore imposta viene pagata integralmente con la riduzione, però, delle sanzioni). È stato poi introdotto, a tutela dei cittadini, lo statuto dei contribuenti. Sulle entrate, infine, si è anche stretto un accordo con l’Agenzia del Territorio che permetterà, nei prossimi anni, di riallineare le rendite catastali delle zone di pregio (centro storico e quartieri limitrofi, Appia Antica, etc.) ai valori di mercato. Ciò permetterà di avere rilevanti entrate strutturali. Si è avviato, attraverso specifici provvedimenti approvati in giunta, un importante progetto di riassetto delle società partecipate: approntando strumenti di maggior controllo delle stesse (c.D. Delibera governance, approvata dalla giunta e all’esame dell’Assemblea Capitolina); introducendo nuove e più stringenti regole in materia di assunzioni; avviando le privatizzazioni di Ama S.p.a. E Atac S.p.a.; introducendo un tetto ai compensi per i manager capitolini. Molte di questi provvedimenti dovranno trovare la definitiva approvazione nei prossimi mesi, nei quali sarà necessario anche dismettere le partecipazioni non necessarie e costituire la holding sulla base di un puntuale studio già realizzato e presentato alle parti sociali. Insomma, sono state poste tutte le condizioni per determinare un riequilibrio strutturale dei conti pubblici capitolini. Si consideri, peraltro, che la possibilità reale di garantire una seria azione di riequilibrio dei conti era tutt’altro che scontata, vista la situazione di para-dissesto riscontrata il 28 aprile 2008, al momento dell’insediamento della Giunta Alemanno. È di tutta evidenza, però, che, su Roma Capitale si “abbatte” il taglio lineare sui trasferimenti ai Comuni previsto nell’ultima manovra finanziaria. Il peso di questi tagli, per Roma Capitale, si aggira circa sui 150 milioni di euro, per il 2011, e sui 250 milioni di euro, per il 2012-2013. A questo si aggiunga il taglio sui trasferimenti nel settore del trasporto pubblico locale che “a cascata” produrrà effetti sul bilancio di Roma Capitale, “gestore di ultima istanza” del servizio, per il tramite della controllata Atac S.p.a. Approvare il bilancio 2010 è risultato difficile e arduo, perché è stato necessario compiere scelte impopolari (aumenti tariffari, introduzione della tassa di soggiorno, etc.) i cui frutti, però, si vedranno nei prossimi anni. Tuttavia, il taglio “lineare” e indistinto ai trasferimenti ai Comuni e al trasporto pubblico locale rende di nuovo la situazione complicata. Roma, quindi, dovrà necessariamente vedere valorizzato il suo ruolo di Capitale e vedersi applicare delle deroghe parziali al meccanismo dei tagli lineari ai trasferimenti». Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.  
   
 

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