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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Gennaio 2011
 
   
  TRENTO, START UP PER IL CANTIERE: IMPIANTO GEOTERMICO PER ITEA QUANDO LA TECNOLOGIA UTILIZZA IL SOTTOSUOLO COME SERBATOIO TERMICO

 
   
   Trento, 20 gennaio 2011 - 6 pozzi lunghi 140 metri con relative sonde, elettropompe, sistemi di monitoraggio e serbatoi per il nuovo impianto geotermico targato “Itea S.p.a.”. Al via, i lavori di costruzione della struttura, al fine di monitorare costi e benefici direttamente su un caso reale, la sede della Società. Si prevede un abbattimento del 50% dei costi per la climatizzazione estiva ed invernale e una contestuale riduzione del 50% delle emissioni di Co2. È stato dato ufficialmente il via ad un inedito progetto di cantiere nell’area sottostante la sede Itea a Trento. I lavori, eseguiti dall’impresa Moratelli Impiantistica s.N.c. Di Mattarello, porteranno a termine, entro il prossimo inverno, l’ambizioso disegno di costruire un impianto geotermico della portata di 6 pozzi con relative sonde di diametro 15 cm e profondità 140 metri. Primo esempio in Italia tra tutti gli istituti di edilizia abitativa pubblica e secondo a Trento dopo l’esperimento in via Lidorno presso l’aeroporto Gianni Caproni. Con questo progetto, che ha richiesto la stretta sinergia di collaborazione tra Itea, Fondazione Bruno Kessler e il Servizio Geologico Pat, si prevede di analizzare tutte le caratteristiche logistiche, manutentive ed impiantistiche e gli apporti energetici, onde poter fare uno studio sull’effettiva potenzialità del “geotermico”, applicato in un contesto reale della nostra provincia. L’impianto, infatti, sarà realizzato presso la sede Itea, dove verrà impiegato sia per il riscaldamento invernale, che per il raffrescamento estivo degli uffici della nuova ala nord. In seconda battuta, si valuterà l’opportunità di estendere questa tecnologia al patrimonio immobiliare della società per coprire il fabbisogno energetico per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Gli obiettivi saranno duplici: abbattere le spese energetiche e quindi implementare la performance degli edifici, e migliorare la qualità di vita degli inquilini. La struttura funzionerà in abbinamento ad un impianto fotovoltaico da 6,5 kW, al fine di affrontare i periodi di picco senza eccessiva sollecitazione termica per il terreno che ospita le sonde. Si prevede che l’attuale spesa annua di circa 8000 € per la climatizzazione estiva ed invernale dei nuovi uffici della sede Itea, potrà ridursi a circa 3900 €, con una contestuale riduzione del 50% delle emissioni di Co2. I tempi di ammortamento si prevedono superiori a 10 anni, ma si ritiene che l’elevato valore dimostrativo e di ricerca dell’intervento ne giustifichino appieno la realizzazione, in vista anche di un’applicazione su vasta scala degli impianti geotermici agli edifici residenziali. Laddove un fabbricato residenziale fosse concepito, fin dall’inizio, con un impianto di riscaldamento a bassa temperatura, i tempi di rientro si ridurrebbero sensibilmente, anche in considerazione dei minori costi di manutenzione prevedibili. Caratteristiche principali: n° 6 pozzi di diametro 150 mm, profondità 140 m, con relative sonde; Sistema di monitoraggio con misuratori di temperatura e registrazione dati; Pompa di calore terra per la produzione di acqua calda/refrigerata; Scambiatore di calore per il raffrescamento; Serbatoio di accumulo con capacità 2000 litri; Elettropompe di circolazione elettroniche in classe energetica “A”.  
   
 

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