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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Gennaio 2011
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE SANZIONI CONTRO LE AUTORITÀ BIELORUSSE

 
   
  Strasburgo, 24 gennaio 2011 - L´ue deve imporre un divieto di soggiorno e il blocco dei beni a funzionari, magistrati e ufficiali di sicurezza bielorussi coinvolti nella violenta repressione seguita alle elezioni di dicembre 2010, afferma una risoluzione approvata giovedì che specifica che la rimozione di tali misure deve essere condizionata al rilascio degli esponenti dell´opposizione incarcerati. La risoluzione condanna con forza la repressione brutale attuata dalla polizia e dai servizi del Kgb nel giorno delle elezioni e chiede un´inchiesta indipendente e imparziale sugli avvenimenti, sotto l´egida dell´Ocse. I deputati chiedono anche nuove e libere elezioni che rispettino gli standard internazionali. Sanzioni dure contro chi è coinvolto nella repressione - In linea con la dichiarazione congiunta rilasciata dal Presidente del Pe Jerzy Buzek e da numerose commissioni e delegazioni parlamentari, i deputati hanno confermato le loro richieste: imporre un divieto di soggiorno in tutta l´Ue e il blocco dei beni a tutte le autorità bielorusse responsabili per la repressione, sanzioni che dovrebbero rimanere in vigore fino al rilascio dei leader dell´opposizione imprigionati. L´unione dovrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di imporre sanzioni economiche mirate contro il governo bielorusso, propongono i deputati, come ad esempio il blocco degli aiuti finanziari del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), della Banca europea per gli investimenti (Bei) o della Banca europea per la ricostruzione e sviluppo (Bers). Sostegno al movimento d´opposizione - L´ue deve facilitare l´ingresso nell´Unione ai cittadini bielorussi e aumentare il sostegno finanziario ai media indipendenti (quali Tv Belsat, Radio europea per la Bielorussia o radio Racja) e alle Ong che promuovono democrazia e si oppongono al regime. Allo stesso tempo, la Commissione europea deve interrompere qualsiasi tipo di cooperazione con i media statali del paese, mentre le organizzazioni della società civile che sono state espulse dovrebbero beneficiare dei programmi comunitari. Terrore di stato contro un bambino - I deputati seguono con preoccupazione il caso di Danil, il bambino di tre anni, figlio del candidato alle presidenziali Andrei Sannikov e della giornalista Irina Khalip, dopo il tentativo delle autorità bielorusse di metterlo sotto custodia statale, dopo l´arresto dei genitori durante l´Election day. In questo momento, il bambino vive con la nonna.  
   
 

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