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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Gennaio 2011
 
   
  ACCORDO UE-LIBIA: NO AD ASSEGNO IN BIANCO A TRIPOLI

 
   
  Sttrasburgo, 25 gennaio 2011 - La Libia dovrà garantire una protezione adeguata ai migranti che attraversano il suo territorio e riconoscere lo status di rifugiato, prima che il Parlamento possa dare il via libera a qualsiasi futuro accordo di cooperazione con Tripoli, avvertono i deputati. Un accordo di riammissione potrà essere stipulato solo se ci saranno garanzie. LŽaccordo, noto come accordo quadro, coprirebbe le relazioni politiche, lŽimmigrazione e lŽenergia, nella prospettiva a lungo termine dellŽapertura di un libero mercato. I negoziati sono iniziati nel 2008 e, qualora conclusi, costituirebbero il primo rapporto bilaterale contrattuale stipulato dallŽUe con la Libia. Nella loro raccomandazione al Consiglio sui negoziati con la Libia, i deputati auspicano unŽintensificazione delle relazioni tra lŽUe e questo paese del Mashrek e lŽapertura di un ufficio dellŽUnione europea a Tripoli, ma chiedono innanzitutto regole più severe a garanzia dei migranti e delle libertà fondamentali. Riammissione dŽimmigrati illegali - Consiglio e la Commissione dovranno ottenere una serie di garanzie prima che un accordo di riammissione possa essere stipulato con un paese in cui i diritti umani sono sistematicamente violati. Questo è un punto essenziale per il Parlamento, che chiede che la Libia garantisca protezione ai migranti, riconosca lo status di rifugiato, accetti la presenza formale dellŽAlto commissariato per i rifugiati dellŽOnu e imponga una moratoria sulla pena di morte. Ogni possibile accordo di riammissione dovrà automaticamente escludere i richiedenti asilo, e evitare espulsioni collettive, aggiungono i deputati. La raccomandazione approvata cita espressamente lŽaccordo "dŽamicizia" raggiunto fra il governo italiano e quello di Tripoli, specificando anche la richiesta fatta lo scorso novembre dal Parlamento italiano di rivederne i termini.  
   
 

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