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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Gennaio 2011
 
   
  DAL 2012 CENTRO DI RIABILITAZIONE NEUROLOGICA A VIPITENO, SE OK PER GLI ESPERTI

 
   
  Bolzano, 24 gennaio 2011 - Dal 2012 l´ospedale di Vipiteno potrebbe ospitare il Centro provinciale per la riabilitazione neurologica e una specifica struttura di ricerca. L´ok politico al progetto è arrivato oggi (20 gennaio) dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessore alla sanità Richard Theiner, ma a condizione che arrivi il sì alla proposta anche dagli organismi di esperti. Nel vertice con i tecnici di Provincia e Azienda sanitaria, il presidente Durnwalder e l´assessore Theiner hanno discusso i dati e i risultati degli studi di fattibilità per la possibile istituzione di un Centro per la riabilitazione neurologica che si configurerebbe anche come Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico), struttura di ricerca e di eccellenza clinica. "È stato fin dall´inizio uno dei punti fermi della riforma clinica - spiega il presidente Durnwalder - quello di suddividere sul territorio i diversi centri di competenza provinciali. Non solo nelle città e negli ospedali piìu grandi, ma in tutti i sette ospedali altoatesini, quindi anche a San Candido, Silandro e appunto Vipiteno." Da anni si discute e si approfondisce il tema di creare un centro per la riabilitazione neurologica a Vipiteno, anche alla luce del fatto che oggi molti pazienti devono essere trasferiti in strutture specializzate in Germania, Austria e Italia. "Attualmente solo all´estero vengono ospitati 51 pazienti, a cui si aggiungono 17 persone ricoverate nelle strutture di altre regioni italiane", conferma Durnwalder. Negli ultimi due anni i tecnici hanno lavorato al progetto del centro per la riabilitazione neurologica e di un corrispondente istituto di ricerca in Alto Adige. "Sono stati rilevati i costi, è stato analizzato il fabbisogno, sono stati elaborati modelli di finanziamento", chiarisce Durnwalder. I dati di questa analisi, come detto, sono stati illustrati e discussi oggi a Palazzo Widmann, presente anche il professor Leopold Saltuari, professionista di fama internazionale, candidato a guidare l´eventuale nuova struttura. Il risultato: il centro di Vipiteno potrebbe partire nel 2012, a condizione di avere via libera dagli organismi di esperti al lavoro sulla riforma. In ogni caso, se il progetto andrà in porto, "siamo tutti concordi che non dovrà essere un´isola a se stante, ma collaborare con i reparti già esistenti negli altri ospedali, coordinare il lavoro e portare avanti l´attività di ricerca", aggiunge il presidente Durnwalder. Questo implica ovviamente il mantenimento degli attuali posti letto negli altri nosocomi. Il progetto prevede per il Centro di Vipiteno un avvio con 15 posti letto, numero che aumenterebbe di anno in anno fino a un massimo di 50. Un vantaggio è dato dal fatto che il reparto e l´istituto di ricerca possono essere insediati nell´attuale ospedale di Vipiteno senza bisogno di un ampliamento. "Di certo proseguiremo con i lavori di ristrutturazione dell´ospedale, già previsti indipendentemente dal Centro di riabilitazione neurologica", conferma Durnwalder I costi degli interventi necessari e preventivati, con o senza nuova struttura, si aggirano sui 12 milioni di euro. Lo studio quantifica in 1,9 milioni di euro i costi annui di gestione del nuovo Centro prospettato a Vipiteno, per contro verrebbero risparmiati i circa 1,2 milioni di euro attualmente erogati per le terapie dei pazienti ricoverati nelle strutture fuori Alto Adige. Si stima che nel giro di pochi anni il Centro per la riabilitazione neurologica e l´Istituto di ricerca potranno coprire tutti i costi e ripianare l´inevitabile deficit di inizio attività. Per la sua realizzazione è necessario ora il via libera degli organismi di esperti. Il riconoscimento dell´Irccs da parte del Ministero assicurerebbe poi finanziamenti alla ricerca anche da Roma e dall´Ue. "L´alto Adige potrebbe beneficiare di un centro specializzato accanto alle strutture già esistenti, l´ospedale di Vipiteno verrebbe valorizzato e consolidato, e infine con il professor Saltuari potremmo contare sul lavoro di ricerca di un esperto di livello internazionale", conclude Durnwalder.  
   
 

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