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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Gennaio 2011 |
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FVG: NO A CHIUSURA EDIZIONE MESSAGGERO VENETO GORIZIA
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Trieste, 24 gennaio 2011 - Si è svolto il 21 gennaio a Gorizia l´incontro promosso dal consigliere regionale del Pdl Gaetano Valenti per fare il punto sulla possibile chiusura dell´edizione locale del Messaggero Veneto. Oltre a Valenti, alla riunione hanno preso parte i colleghi dell´Isontino Giorgio Brandolin (Pd), Franco Brussa (Pd) e Luigi Ferone (Pensionati), i rappresentanti dell´Assostampa e del comitato di redazione dei quotidiani Messaggero Veneto e Piccolo. Assenti giustificati i consiglieri Roberto Antonaz (Sa-prc), Roberto Marin (Pdl) e Federico Razzini (Ln). "Insieme ai colleghi e ai rappresentanti dei giornalisti - ha affermato Valenti - si è fatto il punto della situazione: l´edizione goriziana de Il Piccolo non chiuderà, però nemmeno ci guadagnerà dalla trasformazione dalle pagine normali al formato tabloid, perché ciò comporterà una diminuzione dello spazio carta e del numero di redattori da dieci a nove. "Molto più grave invece - ha rilevato il consigliere - la situazione al Messaggero Veneto che, sempre che non ci sia un giusto ripensamento da parte della proprietà, è destinata a chiudere. L´intenzione è, infatti, quella di sopprimere il Messaggero Veneto di Gorizia e di inserire quattro pagine sull´Isontino nell´edizione del Friuli. "Questo - prosegue l´esponente del Pdl - porterà sicuramente, nel giro di poco tempo, a una riduzione del numero di copie vendute talmente ingente che giustificherà definitivamente la proprietà, anche dal punto di vista tecnico e non solo politico, della cancellazione della redazione di Gorizia". "A parità di risultati e spese con l´edizione di Pordenone, la proprietà dimostra chiaramente di preferire quest´ultima, forse anche perché a Gorizia la concorrenza con Il Piccolo si svolge in casa (entrambe le testate sono di proprietà del Gruppo Espresso-repubblica), mentre a Pordenone ci si trova a fare i conti con Il Gazzettino. "Di fronte a una simile prospettiva - ha concluso Valenti - i consiglieri regionali del territorio si impegnano a una serie di prossimi interventi volti a richiamare l´attenzione non solo politica o degli addetti ai lavori, ma anche istituzionale, perché dove non c´è pluralità di parola non c´è democrazia. La nostra, quindi, sarà una dura battaglia". |
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