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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Gennaio 2011
 
   
  IL CINEMA ARGENTINO PROTAGONISTA DELLA SESTA EDIZIONE DELL´ASUNI FILM FESTIVAL. PROIEZIONI, INCONTRI, LABORATORI E ALTRI APPUNTAMENTI DAL 28 AL 30 GENNAIO AD ASUNI E LACONI (OR). OSPITI DI SPICCO I REGISTI MIGUEL PEREIRA, MARCO BECHIS E JUAN TARATUTO. DOPPIA ANTEPRIMA DEL FESTIVAL, GIOVEDÌ 27, A SASSARI E A ORISTANO.

 
   
   Asuni e Laconi (Or), 25 gennaio 2011 - Tiene banco il cinema argentino nella sesta edizione dell´Asuni Film Festival, in programma dal 28 al 30 gennaio ad Asuni e a Laconi (in provincia di Oristano), dopo una doppia anteprima, giovedì 27, a Sassari e a Oristano. Per una volta, la rassegna si allontana dunque dalla sua consueta collocazione estiva, ma non cambia le coordinate del suo percorso, da sempre orientato al confronto-incontro tra realtà cinematografiche marginali, lontane, di confine. Una scelta di campo legata agli obiettivi di fondo dell´associazione culturale Su Disterru, ideatrice e curatrice del festival, da sempre sensibile ai temi dell’emigrazione (ad Asuni è impegnata nella costituzione di un Museo e di un centro di documentazione sui “sardi di fuori”) e in generale agli aspetti dell´esperienza migrante, come la marginalità e la lontananza. Così, dopo aver gettato uno sguardo nelle precedenti edizioni su Scandinavia, Cuba, Kurdistan, ex Jugoslavia e Africa, l´Asuni Film Festival esplora stavolta il panorama cinematografico dell´Argentina, un panorama perlopiù sconosciuto al grande pubblico, attraverso quattro giorni di proiezioni (quindici i film in cartellone), laboratori, incontri e altri appuntamenti. Tra gli ospiti, alcuni testimoni importanti del cinema argentino, come i registi Miguel Pereira, Marco Bechis, Juan Taratuto, che contribuiranno a raccontare l´Argentina e ad approfondire i temi dei film di volta in volta in programma attraverso una serie di incontri con il pubblico. Ad affiancarli nei loro dialoghi con gli spettatori sarà la direzione artistica del festival che, dopo il regista cagliaritano Enrico Pitzianti e dopo l´oristanese Antonello Carboni, in questa edizione si affida a un team composto da Carlos Cardini (documentarista, giornalista, operatore culturale dell´associazione Amerindia, massimo esperto di cinematografia argentina in Sardegna) e dalla redazione della rivista di cinema Teorema (Antonello Zanda, Elisabetta Randaccio e Tore Cubeddu) con il suo direttore, Bepi Vigna. Anteprima giovedì 27 a Sassari e a Oristano - L’asuni Film Festival accende dunque i riflettori giovedì 27 a Sassari e a Oristano con un’anteprima nel segno di Miguel Pereira. Il regista argentino, classe 1957, apre la sua intensa giornata nel capoluogo turritano alle 10.30 nella Sala Umanistica delle Facoltà di Lettere e Filosofia congiuntamente alla Facoltà di Lingue e letterature straniere con la proiezione del lungometraggio “La deuda interna”, storia di un´amicizia fra un giovane indigeno e un maestro di campagna che si interrompe con lo scoppio della guerra delle isole Falkland (o Malvinas), che ha valso a Pereira l’Orso d’Argento al Festival di Berlino nel 1988. Durante l’incontro con il regista saranno coinvolti gli studenti del corso di Storia del Cinema tenuto dalla professoressa Lucia Cardone. Sempre a Sassari, alle 16, nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria, il regista incontra la locale Università della Terza Età, in un appuntamento arricchito dalla proiezione di “Sin palabras... Jujuy”, un documentario del 1994 dedicato alla provincia di Jujuy, nel nord dell’Argentina, che gli ha dato i natali. In serata l’anteprima dell’Asuni Film Festival si trasferisce a Oristano. Nella Sala Conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni (l´ex asilo Sant´antonio) si comincia alle 20.30 con un “Omaggio a Tiberio Murgia”, l’attore oristanese scomparso lo scorso agosto all’età di 81 anni, a cura di Sergio Naitza, giornalista e critico cinematografico del quotidiano L’unione Sarda. Il ricordo di Murgia, uno dei più grandi caratteristi del cinema italiano (ha partecipato a 155 film, sempre nei panni di personaggi siciliani, tranne in due sole occasioni), ben si inserisce nell’atmosfera dell’Asuni Film Festival. L’attore infatti era un emigrato: da Oristano (dove era nato nel 1929) si spostò in gioventù a Roma, dove fu scoperto per caso dal grande Mario Monicelli, quando faceva il lavapiatti in un ristorante. Naitza ricorderà la carriera e la rocambolesca vita privata di Tiberio Murgia, e proietterà alcuni frammenti di recentissime interviste da lui rilasciate poco prima della scomparsa. A seguire, un nuovo intervento di Miguel Pereira: il regista incontra il pubblico e presenzia alla proiezione del suo documentario “De la puna a la selva”, del 1998. A seguire “Valentin”, il fortunato film di Alejandro Agresti del 2002, apprezzato anche dai cinefili del nostro paese. Da venerdì 28 il festival pianta le tende ad Asuni e Laconi Da venerdì 28 l´epicentro del festival si trasferisce ad Asuni, che apre all´iniziativa le porte della sua Sala Comunale. Ma stavolta il piccolo paese dell´Alta Marmilla spartisce il cartellone con la vicina Laconi (da cui dista una quindicina di chilometri), già coinvolta in alcune tappe della passata edizione, e ora parte integrante del festival con gli spazi del cineteatro “Fabrizio De André” (l´ex cinema Ester, recentemente restaurato). Fra i due centri si distende dunque una tre giorni fitta di appuntamenti che si inaugura il pomeriggio di venerdì 28 (ore 15:30) ad Asuni con la proiezione di “Diario del saccheggio” (in replica il giorno dopo alla stessa ora a Laconi), un documentario (del 2003) di Fernando Solanas che esamina l´Argentina nel periodo 1976-2001 e ricostruisce cause e conseguenze della crisi economica, politica e sociale che ha colpito il paese all´inizio del nuovo millennio. Il pomeriggio prosegue alle 17:30 con “L´artista”, primo (e pluripremiato) lungometraggio di fiction di Mariano Cohn e Gastón Duprat, storia di un infermiere in una casa di riposo che scopre il grande talento pittorico di un anziano paziente. La prima proiezione a Laconi parte invece alle 16: sullo schermo del cineteatro intitolato a Fabrizio De André, “Cronaca di una fuga” (in visione anche ad Asuni l´indomani, sabato 29, alle 15:30), un “thriller carcerario con tanto di evasione” diretto nel 2006 da Israel Adrian Caetano e ambientato nei tragici tempi della dittatura militare che governò col terrore l´Argentina dal 1976 al 1983. Alle 18 tocca a “La presa”, un documentario diretto dal regista e produttore Avi Lewis con sua moglie Naomi Klein, che racconta l´occupazione di una fabbrica e la lotta per il lavoro di un gruppo di operai durante la grave crisi economica del 2001. Chiusura di serata nel segno di Juan Taratuto, giovane regista (classe 1971) autore di commedie di successo in Argentina: l´ultima, “Un novio para mi mujer”, del 2008, è quella in visione a Laconi alle 20:30. Poi spazio alle parole e alla testimonianza dello stesso Taratuto nell´incontro con il pubblico che lo vedrà in compagnia di Carlos Cardini, Bepi Vigna e del presidente dell´associazione Su Disterru, Nello Rubattu. Il programma di sabato 29 - Ritorna il cinema documentario di Fernando Solanas nel pomeriggio di sabato 29 a Laconi con la replica di “Diario del saccheggio” (alle 15:30) e con la successiva proiezione di “La dignità degli ultimi” (ore 17:30): storie di solidarietà e testimonianze della rivolta che al culmine della crisi economica argentina, nel dicembre 2001, portò alle dimissioni del presidente De La Rua. Ad Asuni, dopo “Cronaca di una fuga” (ore 15:30), spicca invece “Il segreto dei suoi occhi” (ore 17:30), premio Oscar nel 2010 come miglior film straniero e straordinario successo commerciale. Mescolando thriller, commedia e melò, la pellicola diretta da Juan José Campanella narra di un consulente legale in pensione che scrive un romanzo sperando di trovare la soluzione a due storie che da un lontano passato continuano a tormentarlo: un omicidio irrisolto e un amore non corrisposto. Già protagonista della lunga giornata di giovedì 27 a Sassari e Oristano, Miguel Pereira torna infine al centro della scena dell´Asuni Film Festival a suggello della serata di sabato 29: prima (ore 20:30) con la proiezione di “El destino” (2007), storia di un trafficante di droga spagnolo che atterra con il suo aereo da qualche parte sugli altopiani andini per comprare cocaina; poi in un incontro con il pubblico accompagnato dagli attori Tristàn Ulloa e Carolina Romàn, protagonisti del film. Domenica 30 ultima giornata - Girato in Patagonia, “Bombon, el perro”, il film diretto nel 2004 da Carlos Sorin che apre alle 11 ad Asuni l´ultima giornata del festival (domenica 30), è una commedia romantica e surreale che ruota intorno alla felicità di un´amicizia nata dall´incontro casuale fra un meccanico fresco di licenziamento e un cane (un dogo argentino). Sulla sponda di Laconi, la mattinata di domenica esce invece per una volta dall´ambito cinematografico per proporre un appuntamento letterario: l’incontro (alle 11:30) con lo scrittore Paolo Maccioni, autore del romanzo “Buenos Aires troppo tardi”, pubblicato pochi mesi fa dalla nuova casa editrice cagliaritana Arkadia. La presentazione del libro, quasi un viaggio nel recente passato della società argentina, dalla dittatura militare ai desaparecidos, sarà seguita da un aperitivo a base di prodotti tipici locali del consorzio Sa Perda ‘e Iddocca. Restando a Laconi, il pomeriggio comincia alle 15:30 con la proiezione di “Hermanas”, debutto nel lungometraggio della regista Julia Solomonoff. Ambientato nel 1984, racconta di due sorelle argentine, una reduce da un lungo esilio in Spagna, l´altra invece emigrata in cerca di fortuna negli U.s.a., che si ritrovano dopo essere state separate per otto anni ai tempi della dittatura militare. Poi, alle 17:30, “Il segreto dei suoi occhi” chiude la serie di proiezioni in programma nel paese del Sarcidano. Ad Asuni, invece, riflettori puntati su Marco Bechis, il regista di natali cileni (ma di padre italiano), classe 1957, cresciuto tra Brasile e Argentina. A Buenos Aires, da giovane, ha vissuto sulla propria pelle il dramma della persecuzione politica della dittatura militare: sequestrato e detenuto per quattro mesi in un carcere clandestino, nel 1977, poi espulso dal paese, ha raccontato quella tragedia personale e collettiva in due apprezzatissimi film, “Garage Olimpo” (del 1999) e “Figli/hijos” (2001). Il suo ultimo lungometraggio, “La terra degli uomini rossi – Birdwatchers”, in visione ad Asuni alle 15:30, è invece girato e ambientato nel Mato Grosso do Sul, nel Brasile dei giorni nostri, ma narrando una storia di ribellione di indios contro i ricchi fazendeiros, richiama un tema sensibile anche per gli argentini come il dualismo, la doppia radice, quella indigena e quella di origine europea, della loro identità. Tematiche da approfondire anche con la proiezione di un “dietro le quinte” del film e soprattutto attraverso l´incontro che lo stesso Bechis terrà nell´occasione con il pubblico. La sesta edizione dell’Asuni Film Festival si chiude in musica alle 21 con “Converstango”: un concerto in tre tempi che parte dal “soliloquio” di Daniele Di Bonaventura al bandonenon (lo strumento a mantice tipico del tango) sui temi più famosi della musica argentina (nel segno di Carlos Gardel), prosegue con un “dialogo” tra lo stesso Di Bonaventura e Marcello Peghin alla chitarra, che eseguiranno i brani del loro cd “Elegiaco”, e si conclude con l’aggiungersi di Gianluigi Dettori al basso e Carlo Sezzi alla batteria, per una jam session finale nel segno dell’improvvisazione. Un laboratorio didattico per gli studenti - Collegato al cartellone cinematografico, il festival ospita un laboratorio didattico sulla trasformazione non violenta dei conflitti attraverso l’arte cinematografica, promosso dall’Osvic (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano): l´obiettivo è quello di comprendere i meccanismi culturali e sociali che inducono al conflitto, analizzando le cause e le conseguenze che questo implica e utilizzando il cinema come strumento di mediazione. Curato dalle esperte Silvie Manca e Katia Luciani, il laboratorio coinvolgerà la mattina di venerdì 28 ad Asuni una cinquantina di alunni del Liceo Classico di Oristano, che alle 9:45 assisteranno alla proiezione del documentario di Fernando Solanas “Diario del saccheggio” e incontreranno poi il regista Miguel Pereira insieme a Bepi Vigna, Carlos Cardini e Nello Rubattu. L´indomani mattina (sabato 29) l´esperienza si ripete a Laconi con gli studenti del Liceo Scientifico locale e della Scuola Media Senis: alle 9:45 si proietta l´altro documentario di Solanas in programma al festival, “La dignità degli ultimi”, poi spazio all´incontro con un altro ospite illustre, il regista Marco Bechis, quindi (ore 11:30) via al laboratorio. Informazioni utili Nei giorni dell’Asuni Film Festival sarà attivo, da Oristano, un servizio gratuito di bus navetta, con partenza alle 19 dalle piazzole di fronte al Tribunale. Per informazioni si può contattare il numero 0782 86 70 13. Www.asunifilmfestival.it/    
   
 

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