Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 25 Gennaio 2011
 
   
  TRENTO: NESSUNA CHIUSURA DEI PUNTI NASCITA MA FORTE ATTENZIONE ALLA "RETE"

 
   
  Trento, 25 gennaio 2011 - Il Dipartimento aziendale materno infantile era presente oggi al gran completo in occasione della prima conferenza stampa provinciale per la presentazione dei dati, frutto dell’indagine condotta da Silvano Piffer, dell’osservatorio epidemiologico, sulla natalità provinciale del 2010. Molti i dati importanti presentati da Marco Ioppi, direttore del Dipartimento e dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Rovereto dai quali emerge una conferma e allo stesso tempo un’esigenza molto forte: la sicurezza nella "rete" diffusa su tutto il territorio. “Là dove c’è bisogno - ha spiegato Ioppi - si mandano i professionisti con un livello di competenza elevata. Il personale dei punti nascita periferici ha la necessità di frequentare altri ospedali per avere un livello adeguato di competenze, perché aumentare le conoscenze e la professionalità significa aumentare la sicurezza di utenti e di operatori. Stiamo realizzando percorsi formativi per il personale dei punti nascita tra i quali sono previsti corsi pratici di emergenza ostetrica e rianimazione del neonato. Per quanto riguarda la presenza di operatori di ostetricia-ginecologia H24 negli ospedali periferici, va evidenziato che la sicurezza di un punto nascita è anche legata alla capacità degli operatori di selezionare i casi più a rischio e inviarli per tempo nei centri di riferimento. È fondamentale fare capire alle donne che possono partorire in ogni punto del territorio, evitando così situazioni di rischio, se il loro stato di salute e quello del loro bambino lo permette e che esistono strutture di secondo livello che coprono per tutta la provincia, le situazioni più a difficili”. Il direttore sanitario dell’Apss Eugenio Gabardi ha confermato: “I dati presentati oggi sono elemento di soddisfazione e dimostrano il buon livello dell’attività ostetrico-ginecologica che stiamo portando avanti. Nel nostro territorio la scelta di avere punti nascita diffusi sul territorio può avere dei vantaggi dovuta anche alla nostra conformazione orografica. Stiamo lavorando sulla parte organizzativa per garantire alle donne un percorso nascita il più vicino possibile all’ottimale. Il percorso audit realizzato tempo fa ha portato risultati tangibili: siamo l’unica regione italiana ad aver ridotto la percentuale dei parti con taglio cesareo: un indicatore quello dei parti cesarei che viene utilizzato per valutare la buona assistenza al parto”. Le conclusione all’assessore provinciali alla salute e politiche sociali Ugo Rossi che ringraziando tutto il personale delle unità operative di ostetricia e ginecologia, pediatria e chirurgia pediatrica, ha confermato “l’importanza di questi dati che ci consentono di affermare che nella nostra provincia si lavora bene ovunque e anche negli ospedali di valle ci sono delle realtà che rispondono con qualità e professionalità alle esigenze e ai bisogni della popolazione. Per quanto riguarda i punti nascita ho già affermato più volte che la nostra decisione, in controtendenza con le decisioni nazionali, è quella di non chiuderne assolutamente nessun. Il nostro obiettivo, sul quale stiamo lavorando con l’Apss, è quello di garantire sicurezza con la formazione di professionisti preparati su tutto il territorio. Il gruppo di lavoro, che fa capo al Dipartimento materno infantile, ha questo mandato preciso: organizzare e promuovere delle linee guida che possano concretamente andare in questa direzione”.  
   
 

<<BACK