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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Gennaio 2011
 
   
  FABBISOGNI LAVORATIVI EXTRACOMUNITARI FVG 2011

 
   
  Trieste, 25 gennaio 2011 - Sulla determinazione dei fabbisogni di lavoratori extracomunitari nel Friuli Venezia Giulia per l´anno 2011, l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari opportunità Angela Brandi ritiene importante ribadire alcune considerazioni che sono alla base delle determinazioni relative alla cosiddette "quote" d´ingresso annuali. La determinazione del fabbisogno di 300 lavoratori, di cui 100 stagionali, è frutto di un´analisi previsionale sui fabbisogni di lavoratori stranieri extracomunitari nel Friuli Venezia Giulia per l´anno 2011. Lo studio, curato anche quest´anno dall´Agenzia regionale del Lavoro e della Formazione professionale, si è basato sui dati messi a disposizione dall´Unioncamere, dal ministero del Lavoro e dalla Regione Friuli Venezia Giulia ed elaborati utilizzando il modello metodologico già sperimentato negli anni a partire dal 2006 per la determinazione dei fabbisogni espressi dal mercato del lavoro locale relativamente a personale extracomunitario non ancora presente sul territorio italiano. La stima per il 2011 tiene conto delle diverse richieste delle imprese sia sul piano delle qualificazioni ed esperienze necessarie in determinati cicli produttivi specializzati sia su quello generico della manodopera senza specifiche conoscenze e capacità professionali. A queste valutazioni di carattere generale si sono aggiunte la verifiche della presenza o meno sul territorio regionale del lavoratori extracomunitari, dei soggetti giunti sul territorio attraverso i ricongiungimenti familiari o giunti da altre regioni e dei lavoratori comunitari svincolati dal meccanismo dei flussi d´ingresso. Questa "pesatura" del fabbisogno regionale non può prescindere dalla situazione di crisi generale e quindi valutare con attenzione la necessità - contestuale - di procedere prioritariamente al reinserimento nel ciclo produttivo dei lavoratori (italiani ed extracomunitari) colpiti dalla crisi e dall´aumentato tasso di disoccupazione e mobilità, alla quale possono ricorrere le imprese locali per soddisfare i fabbisogni professionali. A tale previsione si aggiungono le richieste di personale destinato ai servizi alla persona oltre ovviamente i lavoratori stagionali sia del settore dei servizi legati in particolare al al turismo/alberghiero sia di quello agricolo. Da considerare, infine che per superare la logica delle quote d´ ingresso, l´assessore Brandi sta promuovendo, quali strumenti per una mobilità sempre più coerente alle reali necessità del mondo del lavoro locale ed alla migliore qualità del lavoro e dell´integrazione dei lavoratori extracomunitari, l´istituto del tirocinio formativo e di orientamento con conseguente possibilità di conversione del relativo permesso di soggiorno in quello per lavoro subordinato ed il titolo di prelazione, che prevede attività di istruzione e formazione nei Paesi di origine anche su materie quali la lingua italiana, la tutela e sicurezza sul lavoro e l´educazione civica. Entrambi gli istituti prevedono la possibilità di quote riservate, sempre disponibili. Sulla base di queste considerazioni, tenuto conto in particolare dell´attuale crisi che sta attraversando il sistema economico-produttivo, e dell´aumento di iscrizione nelle liste regionali di mobilità degli stranieri, l´assessore Brandi ha proposto e la Giunta ha confermato una richiesta di fabbisogno complessivo di 300 lavoratori di cui 100 per lavoro stagionale.  
   
 

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