Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Gennaio 2011
 
   
  NELLE SCUOLE ARRIVA UN TUTOR PER AMICO UN PROGETTO DEDICATO ALL’INTEGRAZIONE E ALL’APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI CON DISABILITÀ.

 
   
  Parma, 26 gennaio 2010 – C’era molta attesa nei volti dei 71 studenti, in stragrande maggioranza ragazze, che parteciperanno al progetto “Un tutor per amico” finalizzato a supportare l’integrazione degli studenti con disabilità a scuola, a casa e nel tempo libero, tramite un giovane, quasi coetaneo, che li affianca svolgendo un ruolo di sostegno “amicale”. Il 24 gennaio nell’auditorium del “Giordani” si è dato il via al corso di formazione per i ragazzi impegnati nel tutoraggio e i per docenti referenti dei progetti nei singoli istituti. All’incontro sono intervenuti anche i promotori dell’iniziativa: Provincia di Parma, Ufficio Xiii ambito territoriale di Parma (Ufficio scolastico provinciale), Fondazione Cariparma che l’ha sostenuta. “Si tratta di un progetto che ha suscitato subito il nostro interesse perché è un’esperienza che ha dato ottimi risultati nei luoghi della regione dove è stata avviata, una regione molto attenta all’integrazione e all’inclusione” ha detto l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini spiegando che negli ultimi anni la presenza di studenti con disabilità è cresciuta in modo significativo, passando dai 187 alunni di una decina di anni fa ai 395 di oggi. “Un dato che ci indica come la nostra scuola sia vista come un’opportunità da parte di tutti” secondo Romanini. “Il nostro Paese ha una legge importantissima, la 104, fondamentale per il riconoscimento dei diritti degli studenti diversamente abili che possono frequentare tutti i cicli di scuole fino ai 18 anni – ha detto Armando Acri dell’Usp –. Una scelta all’insegna dell’integrazione scolastica e sociale che può migliorare se tutti i soggetti coinvolti lavorano insieme”. “Come Fondazione intendiamo supportare le iniziative che mirano alla crescita del territorio e la scuola è uno strumento fondamentale perché forma i giovani – ha detto Carlo Gabbi presidente di Fondazione Cariparma –. Questo progetto in particolare mira a formare persone che vogliono aiutare gli altri e in un momento come questo di difficoltà c’è ancor più bisogno di persone che si sono formate per questo obiettivo”. Obiettivi del progetto “Un tutor per amico” , ha spiegato Roberto Pettenati dirigente scolastico del “Toschi”, istituto capofila che aveva già realizzato due anni fa un’esperienza pilota, sono quelli di potenziare le competenze scolastiche e relazionali degli studenti disabili, sostenendo la costruzione dell’autostima e una più consolidata esperienza sociale, “instaurando una relazione basata sulla fiducia, vi sarà chiesto di essere molto più amici che tutor e dunque di svolgere il vostro compito attraverso l’amicizia” . Le scuole coinvolte sono 14: 9 a Parma (Liceo Porta, Itc Melloni, Ipsia Levi, Liceo Classico Romagnosi, Liceo artistico Toschi, Liceo scientifico Marconi, Isiss Giordani, Liceo delle Scienze Umane Sanvitale, Itas Bocchialini) e 5 in provincia (Istituto superiore Zappa-fermi di Borgotaro, Istituto superiore Gadda di Fornovo, Istituto superiore Berenini di Fidenza, Ipsaa Solari di Fidenza, Istituto superiore Galilei di San Secondo). Gli studenti-tutor per il loro impegno nei confronti dei coetanei con disabilità riceveranno un compenso di 10 euro l’ora. Alla definizione degli strumenti di monitoraggio e di valutazione del progetto e dei suoi esiti concorre il Centro Provinciale di Documentazione per l’ Integrazione (Cepdi). Buona parte del successo dell’iniziativa è affidata alla responsabilità del personale della scuola nelle figure del dirigente, dei docenti referenti dei progetti, degli studenti e dei consigli di classe: a loro spetta l’importante lavoro di accoglienza e accompagnamento dei ragazzi, sia tutor sia disabili, in questa nuova esperienza. Anche i genitori concorrono alla realizzazione del progetto perché esso, condiviso con loro, può riguardare attività da svolgere a casa o nei momenti di svago e di socializzazione in contesti extra scolastici. “Condividere un’esperienza alta, importante e innovativa dal punto di vista relazionale e per le competenze che vi darà – ha detto Marcella Saccani, assessora provinciale alle Politiche scolastiche chiudendo l’incontro –. Vediamo una forte motivazione nella vostra scelta e il desiderio di fare. Rappresentate la volontà dei soggetti che hanno promosso questo progetto di dare continuità alle politiche dell’integrazione”.  
   
 

<<BACK