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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Gennaio 2011
 
   
  CENTO STUDENTI CINESI A MILANO PER LA PRIMA WINTER SCHOOL ORGANIZZATA DALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA. DUE SETTIMANE TRA CORSI DI MANAGEMENT E UN’ANTICIPAZIONE DEL CAPODANNO CINESE.

 
   
  Milano, 26 gennaio 2011- È stata presentata il 24 genniao dal rettore Marcello Fontanesi, da Marialuisa Lavitrano, delegato del rettore per l’Internazionalizzazione, da Alberto Ortolani, segretario generale del Progetto Uni Italia (Fondazione Italia Cina) da Pan Ying, console commerciale e Xiong Junyan, consular attaché del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, la prima Winter School organizzata dall’Università di Milano-bicocca. La Winter School denominata Discovering the old Continent accoglierà per due settimane, fino al 3 febbraio, cento studenti (statistiche studenti ospiti) della Chongqing University, tra le prime trenta università pubbliche cinesi, arrivati insieme a cinque tutor. Il tema generale della Winter School, prima in Lombardia per numero di studenti accolti e durata, Discovering the old continent, è dedicato alla presentazione ai giovani studenti di Chongqing dei contesti italiano e europeo, messi a confronto con la realtà cinese decisamente diversa per quanto riguarda ambiente economico e ritmi di crescita. L’università di Chongquing sorge nella omonima Municipalità, la più popolosa delle quattro presenti nella Repubblica Popolare Cinese con circa 32 milioni di abitanti, situata nel sud-ovest della Cina lungo il corso del fiume Yangtze. L’ateneo conta 27 facoltà e circa 46 mila studenti iscritti. Il programma formativo - Gli argomenti delle lezioni - tenute da docenti universitari e da esperti di diversi settori - spaziano dal management al sistema monetario europeo, dal diritto ai flussi migratori (con particolare riferimento allo stato dell’immigrazione cinese in Italia e in Europa), dall’urbanistica alla moda al design. La didattica frontale, che si svolgerà nelle aule dell’Università di Milano-bicocca, sarà affiancata e completata da attività integrative che si svolgeranno di pomeriggio come visite alle piccole e medie industrie della provincia (in programma sopralluoghi in alcune aziende della Brianza) e incontri con le locali associazioni degli imprenditori (scarica programma). Data la trasversalità dei temi affrontati nel programma didattico, le lezioni saranno tenute da docenti e ricercatori di diverse facoltà e discipline dell’Università di Milano-bicocca: Fabio Corno e Elisabetta Marafioti per l’Economia aziendale, Franca Morazzoni per la Scienza dei materiali, Diana Cerini per il diritto, Annamaria Morazzoni per l’arte, la musica e la cultura italiana, Alessandra Aresu per la storia e cultura cinese. Molti anche i contributi di docenti e testimonial esterni che interverranno in questa prima edizione della Winter School. Tra gli altri, Giovanna Fossa, docente del Politecnico di Milano, Paolo Simonetti del Comune di Milano, Arturo Dell’acqua Bellavitis, vicepresidente della Fondazione Triennale di Milano e Daniele Cologna, sinologo. «La scorsa estate abbiamo organizzato la prima edizione della Summer School China proprio presso la Chongqing University, inviando 17 studenti. Oggi, cento studenti della Chongqing University, arrivano a Milano per la prima edizione della Winter School Bicocca. 100 a 17: sono numeri che ci danno un’idea delle dimensioni di questa Cina – ha spiegato Fabio Corno, professore associato di Economia Aziendale e coordinatore del progetto Summer-winter School per l’Università degli Studi di Milano-bicocca -. Quando lo scorso luglio i nostri partner ci hanno invitato ad organizzare una Winter School in Italia, avevamo pensato a un gruppo di non più di venti persone. E invece l’interesse e l’entusiasmo da parte dei colleghi cinesi è stato tale che sono arrivati in 100 e ci hanno promesso altri gruppi analoghi già nel corso del 2011. Noi italiani siamo andati in Cina per toccare con mano, “in diretta”, la forte crescita che caratterizza questo Paese, ma evidentemente abbiamo anche noi qualcosa da insegnare ai cinesi». Preparare la Winter School (scarica scheda Winter School) ha significato per l’Università Bicocca uno sforzo organizzativo rilevante: «gestire un gruppo di 105 persone per due settimane non è semplice: richiede coordinamento e grande rigore. Significativo il fatto che per andare a Roma abbiamo bloccato due intere carrozze ferroviarie» ricordano Paolo Brusaferri e Anna Marchetti, i coordinatori operativi dell’iniziativa. La Winter School.è parte integrante di un lavoro partito cinque anni fa quando, in collaborazione con la Fondazione Cariplo, l’Ateneo e, in particolare, il corso di laurea di Scienze dell’Organizzazione, hanno lanciato un programma di Summer e Winter School con i quattro Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Avviato nel 2006 con soli quattro studenti e un’unica destinazione (l’India), il progetto ha visto partire nel 2010 oltre 150 studenti per quattro destinazioni: Rio de Janeiro, Mosca, Bangalore e Chongqing (scarica scheda progetto Summer/winter School). Alla scoperta di Milano e dell’Italia Non meno fitto il programma culturale che prevede tour e visite ad alcune città italiane, musei e monumenti a cominciare, naturalmente, da Milano. In città gli studenti di Chongqing faranno tappa al quadrilatero della moda, al Teatro alla Scala, al Duomo, alla Triennale e in altri importanti monumenti. Ma sono previste anche escursioni a Roma, Firenze e al campus della Ferrari a Maranello. A seguire e assistere nelle due settimane di permanenza i cento colleghi di Chongqing saranno quattro studenti dell’Università di Milano-bicocca che, , un po’ come angeli custodi, faranno loro da guide. I quattro, tre di origine cinese e un’italiana, sono stati appositamente selezionati con un bando 150 ore con l’obiettivo di «creare occasioni di incontro fra gli ospiti cinesi e gli studenti italiani, per dare ai ragazzi l´opportunità di uno scambio di opinioni fra coetanei, che è sempre stato una delle valenze più significative delle nostre scuole estive», aggiunge Corno. Nel corso della Winter School, gli studenti della Chongqing University avranno anche modo di incontrare le comunità cinesi di Milano e di conoscere meglio lo stile di vita dei connazionali che vivono in Italia: si parlerà delle difficoltà ma anche delle storie di successo, imprenditoriali e di vita e dell’influenza che la comunità cinese sta avendo sulla trasformazione della città. Il programma, inoltre, prevede anche la proiezione, alla presenza del regista Sergio Basso, del film “Yellow in Milan” che, prendendo spunto dalla rivolta dell’aprile 2007 in via Paolo Sarpi, racconta volti e storie della comunità cinese. Infine, considerato che la conclusione della Winter School è prossima al capodanno cinese, per il 3 febbraio è in corso di organizzazione una serata speciale di festeggiamento e saluti nel Campus Bicocca con i cento studenti, i loro tutor, alcuni connazionali residenti a Milano, studenti e docenti dell’Università di Milano-bicocca. «Riteniamo fondamentali gli scambi di docenti e studenti e la cooperazione internazionale – ha detto il rettore Marcello Fontanesi nel suo intervento -. La mobilità internazionale degli studenti iscritti all´Università degli Studi di Milano-bicocca è gradualmente cresciuta nel corso del tempo. Nel triennio 2007-2009 gli studenti che hanno partecipato ai programmi di mobilità internazionale sono passati dallo 0,98 per cento dell’anno accademico 2005-2006 all’1,93 per cento del 2008-2009, circa il doppio della media nazionale e ben oltre la media del Nord Italia. E nelle relazioni internazionali, la Cina occupa una posizione preminente. Abbiamo infatti firmato accordi di collaborazione con importanti università cinesi e abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto "Marco Polo" sin dal suo inizio». «La joint venture con l’Università Bicocca offre ai nostri studenti una ottima opportunità per imparare a conoscere e apprezzare la cultura italiana e il made-in-Italy – ha affermato Chengping Zhao, dean per l’internazionalizzazione della Chongqing University -. È la prima volta che la nostra Università si lancia in un progetto internazionale di larga scala e apprezziamo molto gli sforzi fatti dall’Università Bicocca per mettere in piedi questa Winter School. Siamo sicuri che le lezioni, le visite e le altre attività ci aiuteranno a comprendere meglio la cultura, la gente e la civiltà italiana. Al tempo stesso, siamo sicuri che la nostra presenza aiuterà gli italiani a migliorare la conoscenza del popolo cinese».  
   
 

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