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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Gennaio 2011
 
   
  BOLZANO, DALLA GIUNTA: VIA LIBERA ALLA LEGGE SULL´IMMIGRAZIONE

 
   
  Bolzano, 26 gennaio 2011 - Via libera definitivo, dopo il rinvio di settimana scorsa, per la legge provinciale sull´immigrazione. "Si tratta di un buon compromesso - spiega il presidente Luis Durnwalder - tra diritti e doveri dei cittadini stranieri". Garantiti a tutti le prestazioni essenziali e il diritto allo studio, cinque anni di residenza per l´accesso alle prestazioni sociali di natura economica considerate non fondamentali, cinque anni di residenza, dei quali tre lavorativi, per l´accesso alle prestazioni dell´edilizia agevolata. Secondo i dati Astat relativi al 2009, i cittadini provenienti dai paesi non facenti parte dell´Unione Europea residenti in Provincia di Bolzano sono 26.500. Sono questi i destinatari delle principali misure contenute nel disegno di legge sull´integrazione dei cittadini stranieri in Alto Adige, approvato il 24 gennaio dalla Giunta provinciale. L’obiettivo del provvedimento è quello di regolare diritti e doveri dei cittadini stranieri secondo il principio del "promuovere ed esigere". "Credo si tratti di una buona legge - sottolinea Durnwalder - e di un buon compromesso. Chi lavora in Alto Adige ha diritto di essere trattato in maniera adeguata, e deve valere il reciproco rispetto per quanto riguarda la storia e la cultura dei diversi gruppi etnici". Per favorire l’integrazione sociale si punta sulla conoscenza non solo delle lingue, ma anche della storia e della cultura locale, tramite misure aggiuntive rispetto al quadro nazionale. Particolare attenzione, nell’ambito scolastico, viene data ai corsi dei centri linguistici, la cui frequenza è obbligatoria per quegli alunni con carenze linguistiche riconosciute, mentre è da segnalare l’istituzione dell’elenco provinciale dei mediatori interculturali, il cui compito è quello di migliorare i rapporti fra cittadini stranieri, comunità locale e istituzioni. "Sul tema del lavoro e della formazione professionale - aggiunge l´assessore all´immigrazione Roberto Bizzo - la Provincia s´impegna a favorire la permanenza sul territorio dei cittadini stranieri in possesso di un titolo di studio di alta formazione che svolgano in Alto Adige periodi di tirocinio o di ricerca". La legge garantisce a tutti i cittadini stranieri l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie considerate essenziali, mentre per quanto riguarda le prestazioni sociali provinciali di natura economica è richiesto un periodo minimo di residenza sul territorio altoatesino pari a 5 anni. Per ciò che concerne le politiche abitative, non vengono intaccati i principi della legge sull’edilizia abitativa del 1998, che prevede l’obbligo dei 5 anni di residenza, dei quali 3 lavorativi, per avere accesso alle prestazioni dell´edilizia agevolata. La legge, invece, prevede il sostegno alla ricerca di soluzioni abitative adeguate (case-albergo o abitazioni convenzionate qualora ci sia un regolare contratto di lavoro), e incentiva possibili iniziative di carattere sperimentale messe in campo da comuni, datori di lavoro e organizzazioni sindacali. Il Servizio di coordinamento immigrazione, istituito presso la Ripartizione lavoro, si occuperà di coordinare le misure previste per l’integrazione dei cittadini stranieri, e si avvarrà del contributo di Comuni e Comunità comprensoriali, chiamati a indicare una persona incaricata di seguire la tematica sul territorio. Ci sarà poi la Consulta provinciale per l’immigrazione, che sarà una sorta di strumento partecipativo con il compito di presentare proposte ed esprimere pareri: presieduto dall’assessore provinciale all’immigrazione, l’organo sarà composto da quattro membri di nomina provinciale, otto cittadini stranieri, e un rappresentante a testa di sindacati, comuni, associazioni, Questura e Commissariato del Governo. Il terzo organo, invece, è il Centro di tutela contro le discriminazioni che si occuperà di monitorare la situazione a livello locale e fornire assistenza alle vittime. "Principi e obiettivi della legge - conclude l´assessore Bizzo - saranno concretamente tradotti in atti pratici dal piano pluriennale sull’immigrazione che rappresenta lo strumento per programmare l’attività e definire le priorità nel settore dell’integrazione dei cittadini stranieri. Il piano dovrà essere approvato dalla Giunta provinciale sentita la Consulta per l’immigrazione".  
   
 

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