Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
 
   
  UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE SCOPRE UN LEGAME TRA IL CLIMA E LE CIVILTÀ ANTICHE

 
   
  Bruxelles, 27 gennaio 2011 - Un team di ricerca internazionale ha trovato nuove prove di come il clima abbia influito sulle civiltà antiche. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, rivela come periodi di instabilità climatica spesso sono coincisi con tempi violenti della storia europea. Lo studio è stato in parte finanziato da Millenium e Acqwa, due progetti sostenuti rispettivamente nell´ambito del Sesto e Settimo programma quadro (6° Pq e 7° Pq). Millenium ("European climate of the last millennium") ha ricevuto oltre 12 Mio Eur dall´Area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del 6° Pq, mentre Acqwa ha ricevuto quasi 6,5 milioni di euro dal tema "Ambiente" del 7° Pq. Coordinato dall´Istituto di selvicoltura presso l´Università di Friburgo e dall´Istituto federale svizzero di ricerca (Wsl), il team era formato da climatologi, geografi, archeologi e storici. Esaminando gli anelli di antichi alberi in oltre 7000 campioni di alberi sub-fossili, storici e vivi, sono stati in grado di ricostruire la storia della temperatura estiva e delle precipitazioni dell´Europa centrale nel corso degli ultimi 2500 anni, a differenza dei 1500 anni solitamente usati in studi precedenti. Il team ha quindi confrontato le variazioni del clima estivo europeo con gli eventi storici umani e con episodi come peste, migrazioni e la Guerra dei trent´anni. Le conclusioni raggiunte fanno nuova luce su come i cambiamenti climatici abbiano avuto un ruolo fondamentale nella ricchezza agricola e nella crescita economica. "Le variazioni climatiche hanno influenzato la produttività agricola, i rischi sanitari e i livelli di conflitto delle società preindustriali," scrivono gli autori dello studio. "La discriminazione tra impatti ambientali e antropogenici sulle civiltà del passato, però, rimane difficile a causa della scarsezza di prove paleo climatiche ad alta risoluzione. Qui presentiamo ricostruzioni basate sugli anelli degli alberi delle precipitazioni e della variabilità della temperatura estiva dell´Europa centrale nel corso degli ultimi 2500 anni. Il riscaldamento recente non ha precedenti, ma le variazioni idroclimatiche moderne possono essere state in alcuni momenti superate in ampiezza e durata. I ricercatori sottolineano che i dati sul clima conservati all´interno degli alberi hanno permesso loro di confrontare le precipitazioni naturali e le fluttuazioni di temperatura con lo sviluppo delle società europee. Hanno scoperto che il clima estivo europeo durante l´epoca romana, per esempio, era relativamente caldo e umido ed è cambiato di poco. Maggiori variazioni climatiche a partire da circa il 250-600 d.C., dicono i ricercatori, sono coincise con la caduta dell´Impero romano d´occidente e il caos delle invasioni barbariche, durante il quale la popolazione in Europa subì un grande cambiamento. Inoltre hanno scoperto che estati umide e miti coincisero con la crescita politica e culturale dell´Europa medievale e che un clima brutto potrebbe aver influenzato le condizioni di salute che hanno avuto un ruolo nelle cause della crisi economica emersa durante la pandemia di Peste nera nel Xiv secolo. I ricercatori commentano che il minimo di temperatura all´inizio del Xvii e del Xix secolo coincise con l´abbandono dell´insediamento durante la Guerra dei trent´anni e con la migrazione di massa di molti europei in America. "Si sono avute estati umide e calde durante i periodi di prosperità romana e medievale," scrivono gli autori. "Una maggiore variabilità climatica a partire dal 250-600 d.C. Coincise con la scomparsa dell´Impero romano d´occidente e il disordine delle invasioni barbariche. Le circostanze storiche potrebbero mettere in discussione la recente riluttanza politica e fiscale a mitigare i previsti cambiamenti climatici," aggiungono. Il team avverte che i cambiamenti climatici globali previsti potrebbero avere un impatto molto più significativo sulle società umane di quanto i ricercatori credano attualmente. Inoltre complessi legami causali tra cambiamenti climatici passati e reazioni umane richiedono ulteriori ricerche, spiegano. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di selvicoltura: http://www.Iww.uni-freiburg.de/  Istituto federale svizzero di ricerca: http://www.Wsl.ch/index_it?redir=1  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
 

<<BACK