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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
 
   
  BOLZANO: PRESENTATO IL DDL SULL´IMMIGRAZIONE: PROMUOVERE E RICHIEDERE

 
   
  Bolzano, 27 gennaio 2011 - Promuovere e richiedere, questo il caposaldo del ddl sull’inclusione dei cittadini extracomunitari varato in prima lettura dalla Giunta provinciale e presentato nel dettaglio il 26 gennaio a Bolzano dall’assessore competente Roberto Bizzo. Una legge contro la creazione di ghetti, che guarda anche alle famiglie, attenta alle professionalità e alle qualifiche del cittadino straniero. "Una legge che accompagna l’immigrato nel processo di integrazione per crescere nel rispetto delle regole della comunità locale", ha detto Bizzo. A Palazzo Widmann l´assessore Roberto Bizzo ha sintetizzato i cardini del ddl e gli aspetti che intendono favorire il processo di inclusione dei cittadini extracomunitari in Alto Adige. Pur con le difficoltà per una costruzione complessa che tocca tutti i settori e per i paletti previsti dalla normativa europea e nazionale, la legge provinciale con i suoi 15 articoli introduce importanti novità. "L´obiettivo è quello di accompagnare i cittadini stranieri nel processo di inclusione, attraverso la conoscenza delle lingue, della storia e delle leggi di questa terra, e di offrire loro l´opportunità di svilupparsi nel rispetto delle regole della comunità locale", ha esordito Bizzo. L´assessore ha spiegato che "la legge si muove all´interno del caposaldo del promuovere e del richiedere: mette a disposizione, nell´ambito delle competenze e della disponibilità della Provincia, una serie di regole e modalità per agevolare l´integrazione dei cittadini extraUe nel tessuto sociale ed economico". Ad esempio tramite corsi di apprendimento linguistici associati alle competenze lavorative, la mediazione interculturale e i corsi di lingua. Attenzione viene dedicata ai corsi di formazione dei lavoratori, sia nell´aspetto linguistico che nella specificità della loro professione, e al riconoscimento dell´associazionismo. Importante sarà la figura del mediatore interculturale, "figura di alta professionalità preziosa soprattutto nei settori scolastici e sanitari", ha sottolineato Bizzo. I corsi linguistici prescolastici per i figli di famiglie di immigrati garantiranno invece il loro inserimento graduale e omogeneo nel percorso scolastico. La legge è concepita per evitare la concentrazione delle persone immigrate e quindi la creazione di ghetti, sia a livello di istituti scolastici che di quartieri. Oltre a un inserimento equilibrato sul territorio e nel tessuto sociale, favorisce l´integrazione non solo del cittadino straniero lavoratore ma di tutto il nucleo familiare: le prestazioni del welfare di base sono garantite sin da subito a tutti, mentre quelle del cosiddetto welfare superiore -previste in aggiunta dalla Provincia - vengono garantite dopo un periodo di permanenza di 5 anni. Bizzo ha voluto sottolineare un articolo particolarmente innovativo, "volto a favorire il soggiorno di stranieri in possesso di titoli accademici o di stranieri che lavorino all´interno di centri di ricerca pubblici o privati." Questo in particolare per evitare che i molti stranieri che si laureano anche con ottimi risultati e anche alla Lub, il giorno dopo aver acquisito la laurea siano costretti a lasciare il territorio per questioni legate al permesso di soggiorno. Il direttore della Ripartizione provinciale Lavoro Helmuth Sinn ha illustrato la funzione di coordinamento che la Ripartizione dovrà svolgere in una materia trasversale a molti settori. "Si partirà con la creazione di una rete tra servizi, istituzioni e enti che lavorano sull´immigrazione e con il coinvolgimento dei Comprensori e dei Comuni, che dovranno ciascuno nominare una persona di riferimento sul territorio", ha spiegato Sinn. Sempre sul piano organizzativo, il ddl prevede un piano pluriennale sull´immigrazione con precise priorità e tempistiche di attuazione, il Centro tutela contro ogni tipo di discriminazione e la Consulta provinciale per gli immigrati, composta da esponenti di Stato, Provincia, Comuni, e con 8 rappresentanti delle associazioni degli immigrati, cui spetterà la vicepresidenza della Consulta. Il ddl approvato in prima lettura dalla Giunta provinciale - norma-quadro organica che demanda poi a regolamenti di esecuzione - è stato inviato al Consiglio dei Comuni per le osservazioni prima di tornare in Giunta per l´approvazione definitiva e la trasmissione al Consiglio provinciale.  
   
 

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