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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
 
   
  FEDERALISMO MUNICIPALE: NON PUOŽ DANNEGGIARE LA SICILIA

 
   
  Palermo, 27 gennaio 2011 - "Il federalismo fiscale municipale continua a cambiare connotati nei testi proposti dal governo nazionale, ma mantiene il pregiudizio per le Regioni a statuto speciale. Per queste, ed in particolare per la Sicilia, cosiŽ non si va avanti! LŽesecutivo centrale sta collezionando in conferenza Stato-regioni il diniego alle intese sulla gran parte dei decreti attuativi della legge 42/2009. Ma si puoŽ approdare al Federalismo contro Regioni, Province e Comuni? Per questo abbiamo ritenuto necessario scrivere una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, percheŽ quanto accaduto la scorsa settimana nel dibattito sul decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale rischia di avere gravi conseguenza sulle entrate della Sicilia e genera un danno sostanziale al principio di collaborazione fra i diversi livelli di governo" CosiŽ commenta lŽassessore regionale dellŽEconomia, Gaetano Armao, lŽiter procedurale del federalismo fiscale municipale. Infatti, sullŽonda delle pressioni che da piuŽ parti si sono levate per chiedere la sostanziale modifica del testo originariamente esitato negativamente dalla Conferenza Unificata, il governo nazionale ha inviato alla Commissione bicamerale una versione nuova e non discussa preventivamente che, se tiene parzialmente conto delle richieste pervenute dai Comuni, ha escluso la Conferenza delle Regioni dallŽesprimere il proprio parere e danneggia in particolare la Sicilia". Armao chiede, pertanto, al presidente Errani, di assumere "ogni utile iniziativa tesa a riaffermare il ruolo della Conferenza ed il rispetto delle garanzie previste dalla legge sul Federalismo fiscale". La questione, nel merito, si presenta molto delicata per la Sicilia percheŽ il nuovo testo elaborato dal governo per la Bicamerale prevede una pesante riduzione delle risorse per le Regioni che vengono sottratte per essere devolute ai Comuni, senza essere compensate dallo Stato, con il solo fine di compensare i minori trasferimenti statali agli enti locali. Ne consegue, complessivamente, una perdita secca per il sistema regionale. LŽassessore chiede al presidente Errani una decisa modifica del testo, finalizzata a supplire alla drastica riduzione dei trasferimenti statali, attribuendo ai Comuni la compartecipazione ai tributi erariali di totale competenza statale, quali le accise, lŽimposta sui tabacchi, o le entrate derivanti dal lotto e dalle lotterie. "Una misura - si legge nella lettera - che assicuri alla Sicilia, la compartecipazione ai tributi erariali in misura corrispondente al gettito attribuito ai Comuni". Si garantiraŽ, in tal modo, che la perdita derivante dalle mancate entrate sia compensata con tributi di carattere statale, in grado, quindi, di non penalizzare ulteriormente le entrate delle Regioni. "Mentre la Commissione paritetica - conclude lŽassessore - ha avviato il confronto tra Regione siciliana e Stato sulla piattaforma per il federalismo fiscale che abbiamo presentato, non si possono cambiare le carte in danno delle entrare della Regione. Senza perequazione fiscale ed infrastrutturale il federalismo che propone il governo nazionale non eŽ neŽ equo neŽ solidale, ma una mannaia per la Sicilia".  
   
 

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