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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
 
   
  ALLEVATORI SUINI CANCELLARA IN VISITA AZIENDE DI PARMA

 
   
  Non solo tecniche di allevamento di trasformazione del suino nero di Parma e del suino della Marca, ma cultura, storia e gastronomia il tutto legato al territorio. Questo è quello che ha appreso il gruppo di allevatori di suini di Cancellara che ha partecipato al viaggio-studio organizzato dall’Azienda Agraria Sperimentale Dimostrativa “Pantano” di Pignola dell’Alsia con il contributo della Comunità Montana “Alto Basento” e il supporto dell’Amministrazione locale di Cancellara la scorsa settimana. Gli allevatori, in particolare, - si legge in una nota diffusa dal Comune di Cancellara - sono rimasti particolarmente colpiti di come le realtà visitate, se pur distanti più di 800 km, siano simili dal punto di vista orografico a quelle del territorio rurale della montagna potentina, e di come nella cosi detta foodvalley della provincia di Parma si producono le eccellenze del Made in Italy alimentare (parmigiano reggiano, il salame felino, il culatello, il fiocco) legandole strettamente al territorio. Una intuizione questa che ha portato gli allevatori cancellaresi a studiare come i colleghi emiliani comunichino ai consumatori la bontà delle proprie produzioni artigianali. Un primo passo su cui concentrarsi, a detta dei partecipanti al viaggio studio, è quello di vincere nella categoria salami “extravaganti” il primo premio in occasione del “il Bontà” di Cremona Fiere il salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali e delle attrezzature professionali. Nella stessa manifestazione lo scorso 15 novembre il salame degli stessi allevatori cancellaresi si è classificato al secondo posto per gusto, profumo e aspetto, dopo essere stato degustato da una giuria composta da esperti e gourmet che ha esaminato con attenzione decine di produzioni provenienti da ogni regione italiana. Da queste considerazioni – conclude in comunicato - si capisce come il viaggio studio sia risultato un momento di crescita, fornendo l’intuizione ai produttori cancellaresi, e a chi opera nella filiera agroalimentare regionale, e in questo caso comunale a fare rete portando il salame, insaccato di tradizione antichissima, alla ribalta nazionale promuovendo la bontà di un territorio e delle sue produzioni attraverso un’azione di marketing territoriale.  
   
 

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