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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
 
   
  PUGLIA_: BARBANENTE REPLICA A CURTO SU ENERGIE RINNOVABILI

 
   
  Bari, 27 gennaio 2011 - Di seguito, una nota dell´assessore all´assetto del territorio Angela Barbanente: "Nella materia delle energie rinnovabili la confusione è anche eccessiva e la confusione è come la nebbia, alla fine avvolge tutti, coprendo (magari involontariamente in alcuni casi, ma certamente non sempre!) anche coloro i quali non hanno a cuore gli interessi generali di tutela del paesaggio, dell´ambiente e della salute. Soprattutto un governo che a fronte di incentivi smisurati per le energie rinnovabili e ritardi imbarazzanti nei provvedimenti che consentono alle Regioni di armonizzare sviluppo delle energie rinnovabili e tutela del paesaggio, dell´ambiente e della salute, nulla sta facendo, se non qualche marcia indietro rispetto a precedenti provvedimenti, per ridurre del 20% le emissioni di Co2 in atmosfera e per raggiungere l´obiettivo del +20% di risparmio energetico, e che ci vuole anche regalare qualche impianto nucleare. Quindi, qualche puntualizzazione sull´intervento del Consigliere Curto mi pare doverosa. Non è stata la Regione a emanare linee guida ma il Governo. Abbiamo approvato il provvedimento sulle aree non idonee in attuazione delle linee guida statali, in forma di regolamento urgente proprio per poterlo fare entrare in vigore in tempi quanto più possibile brevi, ma consentendo al Consiglio di esprimersi in merito. Il provvedimento è infatti già all´ordine del giorno della V commissione consiliare Ambiente del 2 febbraio prossimo. I Consiglieri avranno modo di esprimere in quella sede puntualmente le loro osservazioni e proposte di modifica e integrazione. Il riferimento all´atto di “programmazione generale” di cui parla il Consigliere Curto, nelle linee guida statali riguarda le misure e gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi di burden sharing che, com’è noto, il governo (purtroppo) non ha ancora fissato. Più in particolare, le linee guida statali specificano che "Nelle more dell´emanazione del decreto di cui all´articolo 8 bis della legge 27 febbraio 2009, n. 13 (appunto relativo al burden sharing), le Regioni possono individuare le aree non idonee senza procedere alla contestuale programmazione di cui al punto 17.2”. Siamo sereni per aver fatto fino in fondo il nostro dovere nell’interesse del paesaggio pugliese, con tempestività e accuratezza e con la consueta propensione all’ascolto: non si può disconoscere che la Puglia è stata la prima regione a emanare il provvedimento sulle aree non idonee consentito (finalmente) dalle linee guida statali e sicuramente quella che ha elaborato il provvedimento più completo e puntuale, accogliendo peraltro molti suggerimenti delle associazioni ambientaliste. Quasi un miracolo, considerati i tempi stretti e la complessità del provvedimento".  
   
 

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