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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
 
   
  FEDERALISMO: POLVERINI, RIFORMA PUO´ RAFFORZARE UNITA´ TRA NORD E SUD

 
   
  Roma, 27 gennaio 2011 - Un federalismo solidale, accompagnato da un processo di gradualità e capace di ridurre le distanze tra Nord e Sud. Queste le priorità secondo il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha aperto ieri mattina i lavori del convegno “Per il Sud qualcosa di nuovo:regionalismo e federalismo possono ancora convivere?” promosso dal governatore del Molise, Michele Iorio, e realizzato in collaborazione con lo Svimez e Invitalia, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Camera dei Deputati. “Il federalismo – ha detto Polverini nel suo intervento - è forse la riforma più importante degli ultimi 150 anni che non può essere circoscritta al dibattito di Comuni e Regioni: sfugge infatti che si tratta di un passaggio decisivo per il futuro di tutto il Paese”. Polverini ha quindi ammonito a “non farsi prendere dalla fretta, per raggiungere un obiettivo politico o per l’egoismo di qualcuno, ma accompagnare la riforma con un processo graduale poiché una spinta alla riforma non potrebbe arrivare senza agganciare l’economia del Mezzogiorno. Sono convinta che questa riforma può contribuire a quella unità tra Nord e Sud che in 150 di storia italiana non siamo riusciti a garantire”. Riguardo al federalismo municipale, ancora oggetto di trattative, il presidente della Regione Lazio ha osservato come “il testo predisposto dai Comuni alla Camera è diventato un’altra cosa, spero che non accada lo stesso con le Regioni”. Sulla possibilità di effetti immediati del federalismo per i cittadini, Polverini ha rimarcato come “si è data l´illusione che il federalismo potesse raggiungere da subito alcuni obiettivi, come la riduzione delle tasse, ma non sarà immediatamente così, soprattutto per le Regioni più in difficoltà. Credo però che si debba guardare alla riduzione delle tasse ma anche al miglioramento dei servizi. Bisognerà far crescere una classe di amministratori responsabili”.  
   
 

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